FLC - CGIL : Stabilizzazione precari: ora avanti con la tutela legale individuale

Stabilizzazione precari: ora avanti con la tutela legale individuale

È durata oltre quattro anni la battaglia politica e sindacale della FLC CGIL che si è anche consumata nelle aule dei tribunali italiani con almeno 15 mila ricorsi a cui abbiamo dato sostegno legale. Un percorso che ci ha portati fino alla Corte di Giustizia Europea che ha riconosciuto le nostre ragioni e quelle dei precari.
Con una storica sentenza, pronunciata alla presenza dei nostri legali mercoledì 26 novembre, la Corte di Giustizia Europea ha affermato che la normativa italiana sui contratti di lavoro a tempo determinato nel settore della scuola è contraria al diritto dell’Unione Europea. La questione riguarda oltre 200 mila lavoratori della scuola, docenti a ATA, presenti nelle graduatorie ad esaurimento, in quelle di seconda fascia, che hanno ottenuto l’abilitazione nel Tfa e nel Pas.
La sentenza è destinata a fare da apripista e dare una speranza alle centinaia di migliaia di precari che da anni coprono posti vacanti facendo funzionare le scuole, gli enti di ricerca, le università e tutte le pubbliche amministrazioni. Cosa dice in sostanza questa sentenza? Lo spieghiamo sul nostro sito.
I precari dei settori pubblici della conoscenza, dunque, possono recarsi presso le nostre sedi provinciali per chiedere tutte le informazioni al fine di ottenere la tutela legale per la stabilizzazione.
Ma non finisce qui. Il nostro impegno per garantire diritti e tutele anche a chi non ne ha, è stato nuovamente premiato. Tutti i lavoratori a tempo determinato potranno votare ed essere eletti nelle prossime elezioni RSU del 3, 4 e 5 marzo 2015. Anche in questa occasione il ruolo della CGIL e della FLC è stato determinante per raggiungere questo risultato. Continua a leggere la notizia.
E ora avanti, perché non siano sottratti ai lavoratori altri diritti e conquiste del lavoro, perché non aumentino le disuguaglianze e le discriminazioni. Questi i motivi dello sciopero del 12 dicembre.

Cordialmente
FLC CGIL nazionale