Gestione dei residui passivi su risorse di competenza - Circolare 24/2002

Care Colleghe, Cari Colleghi,

con riferimento alle preoccupazioni che ci sono state rappresentate da più parti relativamente al tema in oggetto, riteniamo utile comunicare a tutto il personale che abbiamo previsto già da tempo una serie di flessibilità operative, approvate dagli organi e contenute nella circolare inviata.

Innanzitutto, è necessario comprendere come la situazione in cui ci troviamo sia una diretta conseguenza del grave ritardo nel passaggio alla contabilità economica maturato negli ultimi anni.

L’adozione della contabilità economica consentirà di superare le attuali difficoltà, prevedendo le corrette scritture contabili per gestire con maggiore flessibilità i progetti di ricerca pluriennali.

Tenuto conto del programma di transizione alla nuova contabilità avviato in corso d’anno, il MEF ha accettato di attendere questo passaggio prima di modificare il RAFC. Una modifica del RAFC in questa fase aggraverebbe la situazione da voi segnalata, tenuto conto delle norme che regolano la contabilità finanziaria e che riguardano tutti gli enti pubblici.

Le università non hanno più questi problemi perché hanno tutte effettuato il passaggio in contabilità economica.

Le somme non impegnate di competenza che confluiscono nell’avanzo di amministrazione vincolato sono solo una parte minoritaria (ad oggi la stima è pari a 122 milioni di euro) rispetto ai residui di stanziamento (residui impropri) attualmente iscritti in bilancio che rimangono senza interruzioni nella piena disponibilità della rete scientifica (ad oggi la stima è di circa 460 milioni di euro).

La gestione delle succitate risorse nella piena disponibilità dei ricercatori senza interruzioni temporali è stata resa molto flessibile con la delibera cda 169/2022, illustrata nella circolare 25/2022, anche per far fronte alla gestione delle risorse di competenza non impegnate al termine dell’esercizio oggetto della circolare 24/2022.

Appare importante ricordare che l’art. 28 comma 4 del RAFC in vigore prevede che “…omissis... Qualora tali somme siano destinate all’esecuzione di un programma o di un progetto da perfezionare in un determinato arco temporale, le medesime vengono riportate, con specifica evidenziazione nei piani di gestione, negli esercizi successivi secondo quanto previsto e fino alla conclusione del programma o del progetto”.

Pertanto, la circolare recentemente emanata non è in contrasto con la disposizione regolamentare poiché le somme verranno riassegnate con specifica destinazione nei piani di gestione nell’esercizio successivo.

Inoltre, nel caso si verifichino problemi di qualsiasi natura, con particolare riferimento agli importi di progetto incassati in prossimità della fine dell’anno, sono previste soluzioni per superare possibili blocchi non gestibili con gli strumenti sopra accennati, come indicato nella circolare. Tali soluzioni verranno individuate direttamente con il ricercatore.

Insieme all’Ufficio Bilancio abbiamo inoltre deciso, a partire dal 1 gennaio 2023, di mettere a disposizione le risorse di competenza annuale, anche se non incassate, con riferimento ai soli progetti PRIN (le poche fattispecie rimaste per cui viene erogato unicamente un anticipo, la gran parte le risorse vengono totalmente erogate con l’assegnazione) e ai progetti europei (con l’eccezione dell’ultima annualità sulla quale è necessario trattenere una quota a copertura di eventuali problemi di rendicontazione) tenendo in considerazione la situazione complessiva delle risorse in capo a ciascuna struttura.

La maggior parte di queste indicazioni sono nate dal confronto con la rete, in specifico con la Consulta dei Direttori di Istituto.

Si comunica inoltre che, per venire incontro alle esigenze informative e formative che ci sono state rappresentate e per facilitare la conoscenza e l’adozione dei meccanismi descritti dalla Circolare 24/2002 sulla gestione dei residui passivi, sarà in tempi brevi organizzato un webinar a beneficio di tutte le dipendenti e di tutti i dipendenti.

Si PDF versionallega infine la presentazione illustrata di recente ai Direttori di Istituto, che contiene una sintesi di azioni in essere o già intraprese che si inseriscono nell’alveo delle azioni previste dal Piano di Rilancio.

Con i saluti più cordiali,

Maria Chiara Carrozza
Presidente CNR

Giuseppe Colpani
Direttore Generale CNR