Carissime, Carissimi,
ci prepariamo a salutare questo 2022 in un clima di grande attesa e fiducia per ciò che l’anno nuovo ci potrà riservare.
Negli ultimi mesi, tantissime e tantissimi fra Voi hanno dato il massimo affinché i molti pezzi del nostro ‘puzzle’ trovassero il loro posto: Piano di Riorganizzazione e Rilancio, progetti del PNRR, avvio per le celebrazioni del Centenario, azioni di rinnovamento e supporto per le attività della Rete Scientifica.
Sono grata a chi ha accolto la sfida del cambiamento e continuerà a fare la propria parte per la crescita comune.
Nell’augurare a tutte e tutti Voi il meglio per le imminenti festività, non posso però non ampliare la visione di insieme, e rivolgere il mio pensiero a coloro che ancora oggi perdono la vita, la speranza, l’accesso all’istruzione, la libertà di esprimere le proprie opinioni, il dissenso o il credo religioso. Ciò che accade in Iran, in Ucraina, Afghanistan e nelle altre zone del pianeta in cui dilagano disuguaglianze e soprusi non rappresenta un destino ineluttabile: ogni singola piccola azione, nel nostro quotidiano e nel nostro lavoro, può contribuire a cambiare le cose.
Questo ci dicono le parole chiave su cui si innestano le riflessioni in occasione del nostro Centenario, questo è quello che il CNR dovrebbe tenere a mente nel perseguire la propria missione.
Perché nulla si crea, nulla si distrugge – o si perde – ma tutto si trasforma: uno fra i migliori messaggi di speranza che la scienza ci ha saputo offrire.
Auguri di Buone Feste a Voi e alle Vostre famiglie.
Maria Chiara Carrozza
Presidente CNR