Incontro con i Presidenti/Responsabili di Area - Proposta per nuovi canali di comunicazione - Ricorsi e denunce

Care e Cari tutti,
ieri, 8 gennaio, presso l’Aula Giacomello della Sede Centrale si è svolto un incontro tra i Presidenti ed i Responsabili delle Aree della Ricerca, con il Direttore Generale, tutti i Dirigenti Amministrativi ed il delegato del DG all’Ufficio Servizi Generali.

Un incontro che, in linea con quanto condiviso nel corso della campagna elettorale, avevo richiesto al Direttore Generale con l’obiettivo di creare un Tavolo dei Presidenti e dei Responsabili di Area. Tavolo che il Direttore Generale, nella sua mail di convocazione, ha definito “Tavolo Permanente”. Tavolo il cui compito odierno è stato confrontarsi sull’ attuazione di quanto stabilito dal vigente Regolamento di Organizzazione e Funzionamento relativo alle Aree territoriali di Ricerca.

L’intenzione, confermata nella giornata odierna proprio dal DG, è tenere aperta una linea di comunicazione costante con le Aree, un luogo di condivisione delle informazioni e delle linee operative.

Tutti i presenti hanno condiviso la necessità di regolamentazione, in particolare su:

· Criteri di assegnazione e afferenza del personale,

· Spese relative ai servizi essenziali comuni,

· Gestione del Bilancio delle Aree.

Il regolamento, pur avendo l’obiettivo di accentrare i costi (anche manutentivi), in questa fase di (in)disponibilità economica, prevede la possibilità di una compartecipazione degli Istituti alle spese di Area. Ciò implica una programmazione che presenta 2 aspetti critici:

· uno gestionale: difficile programmare disponibilità finanziarie su progetti competitivi,
· uno di approccio: i finanziamenti servono a fare ricerca e non posso essere utilizzati per la gestione generale delle strutture.

Su questo punto vi è un accordo tra l’Amministrazione ed I Presidenti e Responsabili di Area, ma anche la consapevolezza che, in questo momento, la indisponibilità di fondi renda necessaria una compartecipazione e, quindi, l’attuazione di processi di programmazione che coinvolgano anche gli Istituti.

Mi riservo una riflessione personale. Un fatto certamente nuovo nel 2020, è un bilancio previsionale che presenta maggiori possibilità. Senza avventurarci in definizioni come “tesoretto”, penso si possa lavorare per individuare spazi anche per azioni di supporto alle Aree, oltre a quelli auspicati per il personale.

Una programmazione ed uno sforzo finanziario che deve interessare (urgentemente) le manutenzioni ordinarie la cui lentezza applicativa (dovuta non a mancanza di volontà, ma di fondi) rischia di produrre un “passaggio di stato” della manutenzione: da ordinaria a straordinaria, con un aggravio di spesa facilmente ipotizzabile.

Un altro elemento, condiviso tra Presidenti/Responsabili e Dirigenza Amministrativa, è la necessità di controllo delle azioni amministrative. Una esigenza emersa dalla Commissione di studio per l'efficienza e la trasparenza delle procedure amministrative del Cnr (https://www.cnr.it/it/intervento-presidente/7456/istituita-commissione-di-studio-per-l-efficienza-e-la-trasparenza-delle-procedure-amministrative-del-cnr) che ha indicato, tra le altre cose, la necessità di ricondurre la figura del segretario amministrativo al suo ruolo di controllo (per gli Istituti e per le Aree) e alla sua afferenza funzionale alla Struttura Amministrativa Centrale.

I segretari amministrativi hanno un ruolo fondamentale, attualmente, non solo dal punto di vista del controllo, ma anche perché danno un contributo operativo importante. Posizione, questa, espressa da tutti i presenti che, inoltre, denunciano anche una carenza importante di personale nel ruolo. Una figura chiave la cui attribuzione alle Aree potrebbe creare scompensi gestionali negli Istituti. Ciò vale anche per i tecnici che svolgono un ruolo di partecipazione alla vita dell’Istituto  e delle Aree) altrettanto rilevante.

Una operazione “a costo zero” potrebbe creare disequilibri a meno che, e questa è la idea condivisa, di prevedere la possibilità di lasciare una percentuale di tempo disponibile per il supporto alle attività dell’Istituto.

L’idea sottesa alla discussione odierna è generare una standardizzazione nella gestione delle Aree, certo parametrata sulle particolarità territoriali, ma che produca sempre maggiori elementi di equità.

(la discussione è stata molo più ampia. Ho riportato solo alcune questioni. Mi scuso con tutti i presenti qualora avessi tralasciato qualcosa di rilevante.)

Nel corso della riunione è stato confermato che, a breve, il DG incontrerà una rappresentanza dei Direttori di Istituto per discutere della gestione dei fondi esterni.

Nuovi Canali di Comunicazione
Nel pomeriggio ho incontrato il dott. Ferrazzoli ed il dott. Lancia, a seguito di una richiesta che il Direttore Generale ha accolto. L’obiettivo dell’incontro è stato:

· chiedere la creazione di una forum/blog per tutti noi, nel quale confrontarsi su temi operativi, ma anche dare spazio a discussioni più generali. Un sito ad accesso riservato (con le credenziali siper) che ci consenta di dialogare sulle decisioni prese dal CdA e presentate nel resoconto (sul quale qualcuno di voi mi chiede approfondimenti che vorrei rendere sempre più diffusi), ed anche impostare discussioni con tutti gli eletti (in particolare con gli eletti nei consigli scientifici),

· chiedere la possibilità di creare uno spazio informativo (a cadenza regolare) gestito dalla WebTvCNR (mi piace definirlo TGCNR) che, certo sia un canale di comunicazione istituzionale, ma che, soprattutto, dia il giusto risalto agli eventi più rilevanti della vita dell’Ente rendendo protagoniste le persone del CNR. Comunicazione rivolta, in prospettiva, anche verso un pubblico più generalista. (penso a quanto siano importanti per tutti noi le azioni di informazione/divulgazione che alcuni colleghi compiono quotidianamente sui canali televisivi e social)

Ho auspicato che tutto ciò possa essere realizzato e realizzato quanto prima.

Ricorsi e Denunce
So che qualcuno di voi si aspetta una mia reazione pubblica agli articoli di giornale e alle comunicazioni delle persone che hanno depositato denunce alla Polizia Postale e ricorsi al TAR. Per ora consentitemi di concentrarmi sul lavoro per il quale sono stato eletto.

Per chiarezza completa è giusto, però, che vi informi del fatto che, pur non citandomi come parte, ma come controinteressato (quindi ho le carte relative), il ricorso al TAR mi dedica un paio di sezioni (contestando l’adeguatezza della competenza professionale, una illegittima autovalutazione delle stesse e la lunghezza ( in caratteri) del programma elettorale). La denuncia alla Polizia Postale non l’ho letta. Ne sono stato informato dalla stampa (come sapete mi è stato dedicato un articolo) ed il latore della denuncia (non lo cito perché me ne ha informato in una conversazione riservata) mi ha detto che non sono parte in quella denuncia. Una denuncia che, sempre a detta del latore, è per anomalie e non per brogli come titolato dal giornale.

Come potete comprendere il vulnus, per i ricorrenti, non è solo la procedura informatica del voto, ma anche il profilo professionale di chi è stato eletto.

Non so cosa accadrà. Per ora resto al mio posto a fare il mio dovere. 

Un caro saluto
Nicola

Nicola Fantini
ELSE EEN Coordinator
Consiglio Nazionale delle Ricerche- Direzione Generale - SPR Valorizzazione della Ricerca
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