Incontro dei rappresentanti eletti dei CSD con il RdP nel CdA del CNR - 27/04/2020

Cari colleghi,

lunedi 27/04/2020 si è tenuta una riunione telematica tra noi rappresentanti nei Consigli Scientifici di Dipartimento e il Rappresentante del Personale in Consiglio di Amministrazione (CdA). I temi toccati sono stati diversi, dal rientro al lavoro in questa fase emergenziale, ad una recente comunicazione del CNR sul tema della comunicazione istituzionale, all’aggiornamento relativo ai finanziamenti infrastrutturali e alla redazione del prossimo piano triennale di attività (PTA).

  1. Rientro al lavoro in questa fase emergenziale
    Come sapete, il Direttore Generale ha inviato una nota con le indicazioni per la ripresa delle attività. Nei giorni scorsi, anche confrontandoci con il rappresentate eletto in CdA, abbiamo sollecitato l'approccio bottom-up ed il coinvolgimento della rete scientifica nella definizione della gestione di questa fase, come effettivamente indicato nella nota di ieri. Riteniamo quindi necessario che siano gli Istituti a valutare in modo dettagliato quali attività possano riprendere “in presenza”, fatte salve tutte le possibili misure di sicurezza.

    Pertanto come indicato dal Dg riteniamo essenziale il coinvolgimento dei Consigli di Istituto, anche in coerenza a quanto previsto dai comma b e c dell’articolo 13 del ROF, e ne sollecitiamo la convocazione a tal fine.

  2. Comunicazione del Presidente del 20/4
    Circa una settimana fa, abbiamo appreso che è stata istituita una nuova piattaforma denominata OUTREACH, che giustappone una serie di contributi scientifici, inclusa una sezione dedicata al COVID-19, e che dovrebbe costituire un canale di comunicazione con cui il CNR si presenta all’esterno verso la società nel suo complesso. Questo strumento dovrebbe permettere di dare maggiore evidenza alle attività dell’Ente oltre alle comunità scientifiche di riferimento, che chiaramente usano altri canali.

    Conveniamo sulla validità dell’idea di configurare uno strumento di comunicazione che possa ben rappresentare e promuovere le nostre attività, anche rispetto ad eventuali investitori e attività produttive.
    Tuttavia, se, da un lato, apprezziamo la tempestività con cui questo strumento è stato implementato, e certamente vediamo la disponibilità di questa risorsa come un risultato positivo, abbiamo tutti riscontrato delle significative criticità in un sito che dovrebbe essere rappresentativo delle attività che effettivamente si svolgono nell’Ente, oltre alla scarsa trasparenza per mancanza di riferimenti editoriali ed alla difficoltosa possibilità di accesso da parte dei Ricercatori e Tecnologi.

    Per questo motivo, chiediamo che sia chiarita la composizione del comitato editoriale, oltre alle procedure di selezione dei contributi riportati nella piattaforma.

    Oltre a queste questioni, in una sezione della piattaforma, è presente un elenco di Istituti dei sette dipartimenti che contribuiscono all’emergenza COVID-19 sia con azioni immediate - per lo più a carattere volontario - a supporto delle strutture sanitarie, sia con attività progettuali – in corso e di prospettiva - volte a gestire e contrastare l’epidemia.

    Riteniamo che non ci si possa limitare ad elencare geograficamente e numericamente istituti e progetti, ma sia necessario, anche per rispetto dei colleghi coinvolti, dare maggiori dettagli sulle attività che il CNR sta svolgendo a contrasto dell’epidemia e a supporto delle strutture sanitarie. È importante rendere noti i nominativi dei colleghi coinvolti ed i contenuti dei diversi progetti elencati.

    Non si può rischiare di perder un’occasione per comunicare realisticamente le attività del CNR, riducendo drasticamente l’impatto di un’iniziativa potenzialmente rilevante, e finendo per renderla, a quel che appare, un'operazione cosmetica.

  3. Finanziamenti infrastrutturali e Piano Triennale di Attività
    L’ultima parte dell’incontro è stata dedicata ad un aggiornamento sulla destinazione dei fondi MIUR per infrastrutture, in discussione nei vari Dipartimenti dall’ inizio dello scorso febbraio e di cui alla delibera CDA 47/2020 del 12/2/20.
    Notiamo che, da un lato, le azioni necessarie all’implementazione delle apparecchiature proposte dai Direttori di Dipartimento per la prima annualità, cui l’Amministrazione doveva dare seguito, appaiono ancora ad oggi in fase di stallo. Dall’altro, il previsto aggiornamento delle proposte per le successive annualità non è affatto iniziato. L’unica eccezione a noi nota è costituita dal DSFTM, che dopo una frettolosa fase iniziale dettata dalla necessità di rispondere con immediatezza ad una richiesta del Presidente, ha avviato un’accurata ricognizione dei fabbisogni infrastrutturali in base a regole ben definite e note a tutti i Ricercatori e Tecnologi del Dipartimento, basate sulla più ampia condivisione di apparecchiature di rilievo nazionale. Il DSFTM sta preparando un piano infrastrutturale pluriennale, coinvolgendo tutti gli Istituti attraverso i propri Direttori e, in molti casi, anche i relativi Consigli di Istituto ed i Ricercatori e Tecnologi interessati.

    Poiché riteniamo che questa possa essere una buona pratica da seguire in tutti i Dipartimenti, e poiché un piano Infrastrutture pluriennale non deve essere ritenuto definitivo in quanto le esigenze/priorità possono mutare anche per effetto di condizioni al contorno (vedasi effetto pandemia), chiediamo a tutti i Direttori di Dipartimento di avviare, con i Direttori di Istituto ed attraverso i Consigli di Istituto ed i Consigli Scientifici di Dipartimento, una fase di ricognizione e di interlocuzione per una revisione ed integrazione del piano contenuto nella delibera 47/20, nonché della sua pianificazione temporale.

    Il tema delle grandi strumentazioni di avanguardia è fortemente legato alla redazione del PTA, in cui è opportuno far emergere una visione prospettica del potenziamento delle dotazioni dell’Ente, inquadrandola adeguatamente.

    Per questo motivo, se da un lato occorre avviare tale ricognizione, riteniamo sia altrettanto necessario dare avvio all’iter per la redazione del prossimo PTA in cui, per Statuto, il CdA svolge un ruolo fondamentale attraverso la definizione delle linee guida. Come già fatto presente in occasione della redazione dell’ultimo PTA, riteniamo essenziale che tale processo parta con congruo anticipo rispetto alle scadenze istituzionali, per dare modo alla rete scientifica dell’Ente di contribuire in modo efficace alla sua redazione, nonché ai Consigli Scientifici di Dipartimento di formulare in modo appropriato il parere collegiale obbligatorio richiesto dal ROF.

Su tutti questi argomenti, nel rispetto delle prerogative e dei ruoli determinati da Statuto e ROF, e sulla base della centralità degli Istituti nella struttura del CNR, invitiamo i Direttori di Istituto ed i componenti dei Consigli di Istituto a collaborare intraprendendo le azioni che riterranno opportune.
A questo proposito, ricordiamo che alla luce del nuovo ROF, i CDI hanno la possibilità di autoconvocarsi, se la richiesta proviene da 1/3 dei membri del consiglio.

I Rappresentanti del Personale nei Consigli Scientifici Dipartimentali

Milena Brasca
Gabriella Corona
Lorenzo Crocco
Piergiuseppe de Berardinis
Roberto Defez
Andrea Dini
Cinzia Giannini
Marino Lavorgna
Giuseppe Mattioli
Carlo Musio
Andrea Passarella
Carla Sfameni
Maria Patrizia Stoppelli
Angelo Pietro Viola