Care colleghe e cari colleghi,
Si tratta di un risultato straordinario, che riteniamo molto importante per la sua tempestività e che rappresenta un passo importante, in sintonia con la mobilitazione della comunità scientifica internazionale, verso il primo obiettivo che ci eravamo posti, di contribuire a sensibilizzare l'opinione pubblica verso l'emergenza drammatica che i nostri colleghi e ancor più le nostre colleghe stanno vivendo in Afganistan. Ci proponiamo di mantenere viva l'attenzione continuando a diffondere la petizione, un obiettivo che come Ente nazionale e con importanti collegamenti internazionali possiamo mantenere vivo.
Le moltissime adesioni ricevute, quasi il triplo del nostro organico, riconoscono infatti la credibilità e il ruolo centrale, anche internazionale, che il CNR può avere nell'organizzazione dell'accoglienza, ruolo che è stato portato all'attenzione del Ministero, come si legge nei commenti riportati da Nature Italy.
Proprio all'Afghanistan sarà dedicato l'editoriale del prossimo numero dell'Almanacco del CNR.
Al momento attuale, dopo la chiusura dei voli, sono in atto vari sforzi per attivare corridoi umanitari che permettano ancora l'arrivo nel nostro Paese. Naturalmente ci auguriamo che questi sforzi vadano a buon fine e che il CNR possa contribuire nel modo più efficace e fattivo possibile.
Un caro saluto
Elvira de Leonibus, Patrizia Lavia, Vito Mocella