Iniziative di Dipartimento di Scienze Fisiche e Tecnologie della Materia (DSFTM) per il Piano Nazionale di Ripresa e Resilienza (PNRR)

Cari Colleghi

Il PNRR sta entrando nella fase di attuazione ed entro la fine dell’anno sono attesi i primi bandi attraverso i quali i finanziamenti verranno erogati. Pur trattandosi di procedure in principio competitive, l’entità generale dei finanziamenti e la concentrazione dei finanziamenti per alcune delle iniziative previste presuppongono uno scontato e capillare lavoro preparatorio nella formazione di cordate e partenariati che parteciperanno alle diverse iniziative.

Il CS del DSFTM si è riunito il 2 novembre per fare il punto della situazione sulle azioni in vista dei bandi. Pur senza alcuna pretesa di esaustività, e anche presumendo molti di voi più aggiornati di noi, vogliamo condividere una lista di informazioni ed osservazioni che riteniamo utili per tutti.

  1. Per il CNR nella sua interezza il PNRR si intreccerà molto strettamente con i piani di ristrutturazione proposti nella prima presentazione del disegno di legge di bilancio (art. 100). Questo per ora non impatterà visibilmente sull’organizzazione della rete scientifica, ma il combinato disposto di grandi iniziative scientifiche come i “Campioni nazionali” (1.600M€) o l’investimento per le “Infrastrutture di ricerca” (1.080M€) e la direzione impressa alla riorganizzazione dell’ente potranno portare cambiamenti anche profondi nell’assetto dell’ente e del DSFTM.
  2. Il lavoro di mediazione sui “Campioni nazionali” è già molto avanzato. Il CNR avrà un ruolo in tutte e cinque le iniziative, con tavoli nazionali ai quali attualmente partecipano Direttori di dipartimento incaricati dalla Presidenza. Queste attività verranno aperte in modo partecipativo alla comunità scientifica nel momento in cui si entrerà nella fase di redazione dei “progetti”, con il coordinamento di un gruppo di lavoro costituito presso la Presidenza. Il gruppo di 17 colleghi è stato selezionato in base ad autocandidature, vagliate personalmente dal DG, e sta per essere insediato. Unico tavolo ancora in fase preliminare/informale sembra essere quello relativo all’iniziativa 1.“Simulazioni, calcolo e analisi dei dati ad alte prestazioni”, coordinato dal Presidente dell’INFN, che ancora non ha convocato i rappresentanti indicati dal CNR. Per i Campioni nazionali Biodiversità (hub presumibilmente CNR-centrico) e Biopharma (hub Università di Padova) per il quale sono già all’opera dei referenti CNR ci sono contatti preliminari da parte di DSFTM ancora in via di definizione.
  3. Il bando per i “Partenariati estesi”, sorta di grandi progetti complessi con un’aspettativa di vita decisamente più breve dei “Campioni nazionali” malgrado il consistente finanziamento (1.610M€), è atteso per Marzo, e ancora le attività in questo senso sono troppo frammentarie per essere riportate. Possiamo solo auspicare che la nostra comunità scientifica condivida in modo collaborativo le informazioni; noi ci rendiamo disponibili a diffonderle. Come discorso generale, le tematiche del PNRR sono estremamente orientate verso la complessità e la multidisciplinarietà dell’approccio scientifico, per cui entità e attività fortemente disciplinari fanno fatica a posizionarsi o assumere ruoli guida. Abbiamo analizzato due situazioni particolari che riguardano il DSFTM ed il suo posizionamento sulle tematiche che caratterizzeranno i “Partenariati estesi”: a) “Scienze e tecnologie quantistiche”. Pur in un contesto in cui il DSFTM potrebbe legittimamente assumere un ruolo guida, le attività sono estremamente frammentate e condivise con un network di collaborazioni con gli atenei (e con INFN), in cui esiste una certa fatica a trovare il bandolo della matassa. b) “Scenari energetici del futuro”. In questo caso il CNR impatta con una fortissima massa critica di ricercatori, in pratica coinvolgendo tre dipartimenti (DSFTM, DSCTM, DIITET), con un ruolo guida assegnato al DIITET.
  4. Le infrastrutture meritano un discorso a parte. Accederanno ai consistenti finanziamenti nazionali (1.080M€) esclusivamente le infrastrutture che sono state riconosciute come tali nel Piano nazionale infrastrutture di ricerca (PNIR 2021-2027). Alcune di queste infrastrutture (ESRF, ELETTRA, ILL, LENS, ELI solo per citare alcune di quelle di livello europeo che coinvolgono già da tempo la nostra comunità scientifica) hanno buone possibilità di accedere ai fondi. Non è ancora chiaro se l’etichetta “ESFRI” sarà strettamente necessaria per l’accesso ai fondi o sarà sufficiente che le infrastrutture compaiano nel PNIR. Esistono infatti altre iniziative, di livello nazionale o di interesse regionale, in alcuni casi nate o acquisite nel piano di potenziamento strutturale del DSFTM redatto nel 2020, che pur essendo contenute nel PNIR potranno trovare in modo attualmente non definito le proprie fonti di finanziamento all’interno del PNRR. Esiste anche un capitolo non trascurabile dedicato alle “Infrastrutture per l’innovazione” (500M), che presuppongono un investimento significativo (50%) di capitale privato, ed un ovvio orientamento verso la ricerca tecnologica.
  5. Per quanto riguarda le iniziative locali, sotto l’etichetta di “Ecosistemi per l’innovazione” (1.300M€) ci saranno iniziative gestite in modo autonomo ed estremamente diverso dalle Regioni. Abbiamo concordato di raccogliere a posteriori, tramite gli Istituti, le informazioni sulla partecipazione a tali iniziative, in modo da massimizzare le possibili sinergie all’interno della rete scientifica del Dipartimento e con le altre iniziative nazionali.
  6. Segnaliamo che il bando PRIN dovrebbe uscire entro la fine dell’anno con un finanziamento di quasi 740M€, con la possibilità concreta di accesso a fondi per la ricerca di base.

Date le “sfide” (per citare la Presidente) che attendono tutto l’ente e ruotano attorno a questi finanziamenti ed al citato piano per la riorganizzazione del CNR, ci sembra utile una consultazione capillare della rete scientifica del nostro Dipartimento. Non potendo immaginare un’assemblea con centinaia di partecipanti, abbiamo pensato di invitare a turno i Consigli di Istituto di tutti e 12 gli Istituti del DSFTM ad incontri bilaterali, secondo un calendario che stabiliremo insieme; con la preghiera di contattarci da parte dei Consiglieri per fissare gli incontri, dato che per molti Istituti non è possibile conoscere facilmente nemmeno i nominativi degli eletti.

Un caro saluto
Carlo e Giuseppe
GIUSEPPE MATTIOLI
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