Lettera al Ministro sul FOE

Cari Colleghi,
di seguito trovate il testo della lettera che ho inviato al Prof. Marco Busetti, Ministro dell’Istruzione, dell’Università e della Ricerca, sulla situazione del Fondo Ordinario del CNR.

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Cordiali saluti
Vito Mocella
ilnostrocnr.it

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Roma, 7 novembre 2018

Oggetto: Fondo Ordinario del Consiglio Nazionale delle Ricerche

 

Signor Ministro,

mi permetto di scriverLe in qualità di Componente del Consiglio di Amministrazione del Consiglio Nazionale delle Ricerche, per rappresentarLe la situazione di sottofinanziamento del Consiglio Nazionale delle Ricerche, invero fortemente critica, che rischia di rendere impossibile la prosecuzione delle attività.

Il CNR è il principale Ente di Ricerca italiano, ambasciatore della ricerca italiana nel mondo e risorsa per lo sviluppo dei territori e del tessuto produttivo disseminato in 18 regioni italiane. Un’istituzione che più volte si è rivelata fondamentale nelle politiche del Governo e in numerose situazioni di crisi e che può e deve continuare a svolgere sempre meglio la propria missione.

Come noto, il Fondo Ordinario di funzionamento degli Enti di ricerca (FOE), nella sua globalità ha subito una drastica diminuzione fra il 2011 ed il 2015 per poi rimanere stabile negli ultimi anni. A fronte della contrazione complessiva dei fondi, la spesa per il personale è andata obbligatoriamente aumentando in base agli aumenti legati all’anzianità e alla stipula dei contratti collettivi. In particolare, già solo il recente aumento contrattuale stipulato ad inizio 2018, comporta un aumento della spesa per il personale di circa 18 milioni di euro per il CNR. A tal proposito, vorrei altresì porre alla Sua attenzione che l’ARAN non ha richiesto all’Ente, per la stipula di tale contratto, l’attestazione di  copertura finanziaria che è obbligatorio richiedere ai sensi delle normative (articolo 47 del d.lgs. n. 165 del 2001).

D’altro canto i Fondi premiali, la cui provenienza è quella del Fondo Ordinario, sono destinati da quest’anno alle stabilizzazioni del personale precario – decisione di per sé lodevole che consente di stabilizzare un maggior numero di aventi diritto e che ne impedisce l’utilizzo per finalità di sviluppo dell’Ente, mettendo seriamente a rischio lo svolgimento delle attività di ricerca.

La previsione di spesa di personale per il 2019 è pari a circa 536 milioni, ovvero il 98,7% dello stanziamento complessivo del  FOE il quale, determinato nella misura del 100% di quanto attribuito nel 2018, è previsto ammonti a circa 543 milioni di euro.

Per i motivi sopra evidenziati e determinati da decisioni politiche esterne all’Ente, il Consiglio Nazionale delle Ricerche si troverebbe, quindi, nell’impossibilità ad adempiere agli obblighi di legge cui il CNR deve dare attuazione, garantendo il funzionamento dell’Ente stesso. Si considerino, ad esempio, gli stipendi del personale, le locazioni, i contratti in essere di manutenzione ordinaria e straordinaria, oneri accessori, le assicurazioni di legge, etc.

Ho chiesto reiteratamente al Presidente, in seno al Consiglio di Amministrazione, di rappresentarLe la situazione descritta al fine di porre formale richiesta di un aumento del Fondo di Funzionamento Ordinario del CNR atto a garantire la prosecuzione delle sue attività istituzionali, anche considerato che, se rapportato al personale, è sorprendentemente il più basso di tutti gli Enti di Ricerca.

Le sarei veramente grato se Ella vorrà prestare attenzione a questa mia comunicazione, data l’urgenza di provvedere nell’ambito dell’iter parlamentare di approvazione della legge di Bilancio.

 

Con piena fiducia nella Sua azione al riguardo, invio deferenti saluti,

Vito Mocella