Lettera al Presidente della Repubblica

  Al Signor Presidente della Repubblica
Sergio Mattarella
Palazzo del Quirinale
00187 Roma

Signor Presidente,
esprimo i più sentiti ringraziamenti anche a nome della Federazione Innovazione e Ricerca della CISL, categoria che rappresento, per l’attenzione da Lei rivolta alla situazione della ricerca italiana.

La carenza di investimenti unita all’assenza di un unico punto di coordinamento delle politiche della ricerca del Paese penalizzano i ricercatori ed il personale tutto le cui eccellenze riescono comunque ad emergere a livello nazionale ed internazionale.

Le difficoltà sono evidenziate dalla segmentazione del sistema degli Enti Pubblici di Ricerca (EPR), costituito da 24 diversi Enti e Settori di Ricerca vigilati da sette diversi Ministeri, che conta circa 25.000 addetti, compresi i tanti precari i cui processi di stabilizzazione incontrano numerose difficoltà. Allo stato, solo il contratto collettivo nazionale di lavoro definisce la specifica tipologia del personale EPR e rappresenta l’elemento unificante e qualificante del settore; infatti questo modello contrattuale dovrebbe essere salvaguardato per la sua peculiarità nell’ambito della revisione prevista per la Pubblica Amministrazione.

Appare altresì necessario avviare un “programma Paese” che consenta di trasferire all’economia reale i risultati del trovato favorendo la sinergia tra pubblico e privato, da realizzarsi nelle diverse realtà territoriali, al fine di consentire a ricerca ed innovazione di confermarsi tra gli elementi essenziali per lo sviluppo e la competitività del Paese e costituire fattori chiave nella lotta contro la povertà e l’esclusione sociale.

In questa direzione stiamo muovendo la nostra azione e la Sua autorevole iniziativa ci conforta e ci incoraggia nei nostri convincimenti.

Con Sincera Stima

Roma, 15 maggio 2019

Il Segretario generale
Giuseppe De Biase