Lettera inviata al Direttore Generale - richiesta chiarimenti in merito alla nota DG n.0036299 del 18 maggio 2021

                              

 

Roma, 1 giugno 2021
Dott. Giambattista Brignone
Direttore Generale ff CNR
direttoregenerale[@]cnr.it

e.p.c.
Dott.ssa Manuela Falcone
Unità Relazioni Sindacali
relazionisindacali[@]cnr.it

 

Oggetto: nota DG n.0036299 del 18 maggio 2021 “Ulteriori disposizioni in materia di lavoro agile....” - Criticità e richiesta urgente di chiarimenti

 

A seguito della nota in oggetto, la FIR CISL segnala numerose omissioni del previsto confronto con le RSU e le OO.SS. territoriali in merito alla modifica degli atti di organizzazione delle prestazioni lavorative del personale di Istituti e Uffici per i mesi di giugno e luglio.
Nonostante l’incoraggiante miglioramento dell’andamento della situazione epidemiologica registrato nelle ultime settimane, permane, infatti, la necessità di una graduale ripresa delle attività in presenza, mettendo sempre al primo posto la salvaguardia della tutela della salute del personale.

Purtroppo, invece, nonostante la normativa preveda di garantire una percentuale minima di lavoro agile del 15% su base mensile per il personale assegnato, alcuni Responsabili/Direttori/Dirigenti dell’Ente hanno considerato tale soglia minima come un valore cui pericolosamente approssimarsi.

Nelle riunioni cui stiamo partecipando, registriamo situazioni contrastanti: se da un lato vengono mantenute in modalità di lavoro agile le lavoratrici e i lavoratori che presentano situazioni di fragilità personali o di componenti del proprio nucleo familiare, o con figli minori di 14 anni, dall’altra c’è sempre più la spinta a non considerare più “smartabili” attività finora considerate tali, con obbligo di rientro in presenza anche al 100%.

La FIR CISL sta rappresentando l’esigenza di non vanificare tutte le misure finalizzate al contenimento della diffusione del virus fin qui adottate nei luoghi di lavoro del CNR e di procedere per step progressivi, dando modo al personale di aderire alla campagna vaccinale ormai prossima in tutte le regioni all’apertura a tutte le fasce di età: in questo senso, ad esempio, l’invito a limitare, nei piani di rientro la presenza di personale che debba condividere la stessa stanza e, quindi, essere obbligato a lavorare con un uso
della mascherina prolungato nel tempo, per altro reso più difficoltoso dal caldo previsto per il periodo estivo.

Seppur sia condivisibile la possibilità di fruizione delle ferie relative al 2020 fino al 31 ottobre (in linea con quanto già concordato lo scorso anno), non possiamo non rappresentare le fortissime rimostranze di tutto il personale emerse in merito alle “chiusure forzate” per due o più settimane, improvvisamente programmate in molte sedi.
Per quanto concerne tale programmazione di chiusura delle strutture CNR per almeno due settimane continuative durante i mesi di luglio e/o agosto c.a., la FIR CISL sottolinea che quanto disposto nella nota del DG del 18 maggio u.s., “.....fermo restante l’obbligo contrattuale di garantire il risposo al personale CNR di almeno due settimane continuative durante il periodo estivo, ogni Responsabile/Direttore/Dirigente CNR potrà definire tale programmazione in autonomia.....”, non è in linea con la vigente normativa contrattuale: nello specifico, agli artt. 6 e 59 del CCNL 1998-2001, il diritto/dovere di ciascun dipendente di fruire di almeno 2 settimane di ferie continuative nel periodo estivo, non può essere interpretato come obbligo posto allo stesso, nel caso in cui la chiusura della propria usuale sede di servizio ecceda il periodo di una settimana. In tali casi, è previsto espressamente dal contratto, che il dipendente possa chiedere di poter prestare servizio presso altra sede per il periodo eccedente una settimana.

In ragione di ciò, la FIR CISL invita il DG a dare ulteriori indicazioni a tutti i Dirigenti/Direttori/ Responsabili dell’Ente, garantendo alle lavoratrici e ai lavoratori, che ne facciano richiesta, l’autorizzazione all’espletamento del servizio in modalità agile o “fuori sede”, ovvero, in caso di richiesta di ferie, di poter usufruire anche dei riposi compensativi.

Restando in attesa di riscontro, si porgono cordiali saluti.

 

Per il Coordinamento CNR