Manifestazione Unitaria 3 Dicembre Pzza Monte Citorio

 

PER MAGGIORI INVESTIMENTI NELLA RICERCA
PER LA SALVAGUARDIA E L’AUTONOMIA DEL SISTEMA DEGLI ENTI PUBBLICI DI RICERCA
PER IL RINNOVO DEL CONTRATTO DI LAVORO E PER LA VALORIZZAZIONE PROFESSIONALE
PER LA STABILIZZAZIONE DI TUTTO IL PERSONALE PRECARIO

Da oltre 20 anni vengono costantemente ridotti i fondi statali destinati alla Ricerca pubblica. La scarsità dei finanziamenti sta mettendo in discussione l’esistenza dell’Intero Settore.
Le affermazioni del Presidente Conte, che nel suo discorso di insediamento ha posto particolare attenzione alla Ricerca pubblica e l’intesa che il 24 aprile ha sottoscritto con le OO.SS. di settore, non trovano purtroppo riscontro nella Disegno di Legge di Bilancio approvato in Consiglio dei Ministri e trasmesso al Parlamento. Infatti nel DDL non vengono stanziati fondi adeguati:

  • per la Ricerca pubblica
  • per il rinnovo del CCNL
  • per la valorizzazione professionale del personale
  • per completare la stabilizzazione dei lavoratori precari

Allo stesso tempo lo stesso DDL prevede norme particolarmente negative per il Sistema ricerca. Si limita infatti l’autonomia degli Enti Pubblici di Ricerca, sancita dalla Costituzione e, con non poche difficoltà, avviata con il D.Lgs 218/16. L’esigenza della definizione della “governance” del Sistema di Ricerca non solo non trova risposte attese ma istituisce organismi burocratici, ai quali oltretutto sono assegnati finanziamenti rilevanti. La proposta del governo risente evidentemente dall’assenza del confronto con e Parti Sociali e del mancato coinvolgimento della Comunità Scientifica

La Ricerca pubblica, che dovrebbe essere centrale nell’agenda del Governo, ancora una volta è penalizzata. Le dotazioni degli EPR da anni non vengono incrementate. Per poter assolvere i propri compiti istituzionali, il personale deve acquisire le risorse necessarie da fondi esterni che, data la loro variabilità, non consentono di effettuare una efficace programmazione delle attività di ricerca.
Bisogna inoltre rinnovare il Contratto, valorizzare il personale, portare progressivamente le retribuzioni del personale del Settore ai livelli di quelle degli altri Paesi europei. E’ necessario e inderogabile dare risposte positive alle legittime aspettative del personale di vedere riconosciuta la propria professionalità, superando blocchi normativi ed interpretazioni ministeriali che hanno vanificato gli istituti contrattuali esistenti e di fatto hanno sclerotizzato il sistema.
È necessario che lo Stato riconosca il valore culturale e sociale della Ricerca pubblica e dei suoi lavoratori.
Il definanziamento degli EPR con il blocco delle assunzioni applicato anche nel settore Ricerca hanno generato un aumento del personale precario. Dopo una lunga mobilitazione, grazie ad una apposita normativa, il D.Lgs 75/17 (Decreto Madia), e ad un apposito stanziamento di risorse nella Legge di Bilancio ha avuto inizio un processo di stabilizzazione del personale precario che ora DEVE essere completato stanziando le risorse ancora necessarie.

SUPERARE LA PRECARIZZAZIONE DEL LAVORO: SI PUÒ E SI DEVE FARE ADESSO

Per tutte queste ragioni le Organizzazioni sindacali indicono la

MANIFESTAZIONE NAZIONALE DEL PERSONALE
DEGLI ENTI E SETTORI DI RICERCA
3 DICEMBRE ORE 10
ROMA PIAZZA DI MONTE CITORIO

Volantino