PRESIDIO PRECARI CNR
Mobilitazione al CNR: Oltre 4.000 Precari in Lotta per la Stabilizzazione
Mercoledì 23 ottobre, le Organizzazioni Sindacali FLC-CGIL, FIR-CISL e Federazione UIL Scuola RUA insieme ai precari del CNR hanno manifestato davanti alla sede centrale dell'Ente, a Roma, chiedendo un incontro con la Presidente Prof.ssa
Maria Chiara Carrozza per chiedere con urgenza un percorso di stabilizzazione. La protesta, organizzata dalle OO.SS., insieme al Coordinamento Precari Uniti, ha visto -la partecipazione di lavoratori in diverse città italiane, tra cui Roma, Bari, Catania, Palermo, Genova, Sassari, Lecce, Rende.
I Precari del CNR hanno sottolineato la necessità di risposte chiare riguardo al futuro occupazionale di coloro che, nonostante contratti a termine e condizioni instabili, contribuiscono in modo significativo alla ricerca italiana.
Indossando maschere bianche per simboleggiare la loro invisibilità, i precari hanno evidenziato l'assurdità di una situazione in cui, su circa 10.000 lavoratori del CNR, di questi 1000 sono impiegati con contratti temporanei, a cui si aggiungono oltre 3.000 assegnisti di ricerca. La recente riforma della Ministra Bernini prevede l'abolizione di questo tipo di contratto, sostituendolo con profili ancor meno tutelati, una prospettiva che alimenta le preoccupazioni tra i lavoratori.
L’Onorevole Luca Pastorino ha voluto incontrare i Precari per esprimere la sua solidarietà e il suo sostegno alla lotta per la stabilizzazione e sottolineare come la Ricerca pubblica debba essere maggiormente finanziata.
Anche il Senatore Francesco Verducci, membro della Commissione Cultura del Senato, ha espresso il suo pieno sostegno alla mobilitazione, sottolineando la necessità di risposte urgenti da parte del Governo. "Il blocco del turn-over previsto nella Legge di Bilancio rappresenterebbe un passo indietro inaccettabile per la ricerca pubblica, un motore fondamentale per il nostro Paese. Porteremo in Parlamento le istanze di questi lavoratori, opponendoci a tagli irresponsabili e devastanti", ha dichiarato.
La manifestazione di mercoledì è stata solo l'inizio di una mobilitazione più ampia, con l'obiettivo di garantire un futuro più sicuro e stabile per la ricerca in Italia. I lavoratori e i sindacati continuano a far sentire la loro voce, sperando che le istituzioni rispondano positivamente alle loro richieste.
CONTINUIAMO A FARCI SENTIRE
MANIFESTAZIONE DEL PERSONALE
DEGLI ENTI PUBBLICI DI RICERCA
5 NOVEMBRE ORE 10:30 - ROMA - PIAZZA VIDONI