Mozione Riunione FLC CGIL CNR

COMUNICATO AL PERSONALE – CNR

Il Comitato d’Ente CNR della FLC CGIL e i componenti delle RSU elette/i nelle liste FLC CGIL si sono riuniti in assemblea telematica l’8 u.s. per discutere sul “lavoro agile e monitoraggio delle attività”.
Le compagne e i compagni delle diverse Sedi hanno rappresentato certamente la soddisfazione per essere riusciti a far rispettare le prerogative contrattuali dei R&T ma permane il forte disagio del personale di fronte alla richiesta dei Vertici dell’Ente di effettuare un monitoraggio delle attività svolte in modalità di lavoro agile.
Tutto ciò denota ancora una volta il profondo divario tra la Governance e il personale dell’Ente.
L’emergenza sanitaria, che ha repentinamente imposto con il DPCM del 25 febbraio 2020 la modalità di lavoro agile anche a quelle Amministrazioni che, come il CNR, non l’avevano precedentemente concordato con le OO.SS. ha comportato per le lavoratrici e i lavoratori dell’Ente enormi difficoltà non solo legate al non poter frequentare le proprie Sedi e laboratori, ma anche al dover provvedere, personalmente, senza alcun preavviso e senza supporto dell’Ente, agli apparati elettronici e alla rete domestica per continuare l’attività, spesso dovendo obbligatoriamente condividerli con i propri familiari e conviventi. Nonostante ciò, il personale ha continuato a lavorare con la stessa dedizione e passione di sempre, ed è per questo che ha percepito la richiesta dei Vertici dell’Ente come inopportuna, vessatoria e mortificante.
Le compagne e i compagni presenti hanno inoltre fatto presente come i Direttori/Dirigenti, apparentemente non coinvolti in fase consultiva, hanno interpretato in maniera non omogenea la compilazione del modulo, alcuni rigettando ciò che altri accettavano, creando così una forte disparità tra il personale e spingendo molti a chiedere di rientrare nelle Sedi pur di non incorrere nelle conseguenze minacciate per la mancata validazione del Direttore/Dirigente. Questo fa si che venga meno il requisito su cui si basano le modalità di lavoro agile cioè lavorare in presenza solo per attività indifferibili e che non potrebbero essere altrimenti svolte. Non di meno tutto ciò impatta pesantemente sulla gestione del rientro nelle sedi di lavoro seguendo il Protocollo per la Sicurezza.
Questa richiesta fatta in nome di una circolare non perentoria che rimandava all’Amministrazione la decisione di monitorare l’attività svolta, decisione che NON E’ STATA PRESA DA NESSUN ALTRO EPR, denota da parte dei Vertici dell’Ente una inaccettabile sfiducia nei confronti del personale che, al contrario, avrebbe dovuto esser sostenuto e valorizzato ancor di più visto il complesso momento che stiamo vivendo.
Ricerca e Governance devono lavorare sinergicamente, ciascuna per quanto riguarda le proprie competenze e prerogative, ricordando però che il motivo di esistere del CNR è la Ricerca, e che l’Amministrazione ha lo scopo di supportarla, di riconoscerne la specificità, non di soffocarla con una burocrazia di tipo ministeriale vessatoria e inutile.
Le compagne e i compagni presenti auspicano che chi ha voluto strenuamente avviare il processo si ravveda, prenda atto che il CNR è un Ente di Ricerca che solo grazie al lavoro di migliaia di lavoratrici e di lavoratori può vantare il merito di essere collocato tra le istituzioni scientifiche di altissimo livello, si augura che il lockdown non abbia contribuito ad accentuare il solco profondo tra la dirigenza amministrativa e il personale, che sia possibile riprendere un lavoro costruttivo con l’Amministrazione affinché sia:

  • interrotto al più presto il monitoraggio delle attività svolte, coerentemente con il progressivo rientro del personale negli Istituti;
  • rimossa la relazione ricattatoria tra svolgimento del monitoraggio ed erogazione dei buoni pasto;
  • sia stabilita una specifica indennità per il personale T&A che ha subito un significativo decremento della retribuzione con la predita di gran parte del salario accessorio;
  • sia ufficialmente chiarito come e chi processerà i dati fin qui raccolti.

 

Roma, 10 giugno 2020
Rosa Ruscitti
FLC CGIL CNR