NON CI SVALUTERETE!

Il recente messaggio della Professoressa Messa, vice Presidente del CNR, sancisce di fatto l'avvio della valutazione ANVUR per i ricercatori CNR. Siamo in una fase di totale implosione degli organi di governo del CNR, in cui il vuoto di potere causato da un Presidente mai esistito e da un CdA nel migliore dei casi asfittico e timido rende l'Ente preda di faccendieri interni ed esterni all'Ente, palesi e nascosti, che hanno buon gioco nel consolidare il loro potere.
Tuttavia assistiamo dopo molti anni ad una grande mobilitazione dei ricercatori che attraverso forme diverse e spontanee (lettere individuali, coinvolgimento di giornali, mobilitazione, assemblee, coinvolgimento dei CdI) manifestano tutta la loro protesta contro la gestione centralistica e privatistica dell'Ente. In particolare sono in corso assemblee spontanee in numerose Aree di ricerca in tutt'Italia (a Napoli l'assemblea di oggi 10 e' stata rimandata a lunedi' 13 per svolgerla in simultanea con Genova).
Ora ci chiedono di collaborare alla valutazione, consci del fatto che noi ricercatori riteniamo la valutazione un momento basilare della nostra attività, cui siamo quotidianamente abituati.
Mi chiedo: perche' dobbiamo farlo?
Dopo che, per rimanere negli ultimi anni, intrallazzatori politici che poco o niente hanno a che fare con la ricerca hanno scaldato le sedie del CdA, spesso mettendo alla berlina l'Ente (ricordiamo ancora De Mattei?)
Dopo che e' stato approvato uno statuto scandaloso che calpesta la Carta Europea dei ricercatori e la loro autonomia, sancita non solo dall'articolo 33 della Costituzione ma anche dal testo della legge delega
Dopo che il ruolo del CNR e dei suoi ricercatori e' sempre piu' discriminato dal Ministero (basti considerare, per esempio, il numero di ricercatori CNR coinvolti nella valutazione ANVUR: 3!)
Dopo che il CNR e' rimasto l'unico grande Ente di ricerca senza un rappresentante dei ricercatori negli organi di governo
Dopo che centinaia di milioni di Euro (credo che quando avremo modo di conoscere la cifra esatta avremo belle sorprese) sono stati assegnati SENZA ALCUN BANDO, in barba alle piu' elementari norme civili internazionali di competizione scientifica, a discrezione di pochi individui, nominati non si sa da chi, e che per lo piu' hanno fatto la fortuna nel piu' grande segreto massonico di amici, quando non di Industrie (Progetti Bandiera, Premiali, di Interesse; e i Progetti Sud, che sembrano sfuggiti all'attenzione e di cui non si parla neanche?)
Dopo che e' in atto una riforma che, come svelato dal documento sulle linee guida dei regolamenti diffuso da Articolo 33, riconosce il fallimento della struttura organizzativa scientifica e ne individua chiaramente, anche se non esplicitamente, nei Dipartimenti la causa. Cio' nonostante si pone l'obiettivo di adeguare semplicemente i vecchi Regolamenti e la vecchia struttura alle nuove normative intervenute. In altre parole l'unica novita' sostanziale sara' una riduzione del numero di Dipartimenti da 11 a 7
Dopo che il coinvolgimento della rete dei ricercatori e' consistito in un questionario a risposta multipla con possibilita' di introdurre osservazioni, ma di cui, guarda caso, l'unico dato estrapolato e' proprio solo il risultato aritmetico (?) del sondaggio, senza menzionare la protesta diffusa, neanche quella che si e' esplicitata nelle risposte al forum.
Dopo che tutto questo continua a verificarsi ADESSO, con i nuovi organi di governo (o meglio, sono cambiate solo le facce, ma il vecchiume della gestione resta lo stesso), con un Ministro marinaio che al di la' delle parole ha dimostrato nei fatti disprezzo per l'Ente, considerandolo semplicemente come una poltrona da congelare, esattamente come alle promesse fatte a Napoli di coinvolgimento della rete nei processi decisionali dell'Ente e' seguito, semplicemente, il vuoto; esponendo l'Ente stesso ad attacchi giornalistici che, sia pur completamente motivati, hanno (parzialmente e involontariamente) travisato i conti, gettando discredito sui lavoratori della ricerca (con la difesa dell'Ente lasciata ad un ottimo Giorgio Sirilli, di cui vi invito a leggere gli articoli su ROARS http://www.roars.it/online/?p=4073)
 
La verita' e' che il nostro Ente non appartiene a noi che vi lavoriamo quotidianamente all'interno; non appartiene per ultimo ai cittadini contribuenti che in fin dei conti lo finanziano con le tasse. Il CNR e' ostaggio della politica; ostaggio della burocrazia; ostaggio di un manipolo di manovratori che nell'ombra pensa di fare e disfare a piacimento cambiando solo qualche pedina di un gioco di cui noi siamo le prime vittime e i contribuenti le ultime.

Veramente pensano di poter fare di noi quello che vogliono senza che noi reagiamo seriamente? Veramente pensano che valiamo cosi' poco? Reagiamo concretamente! Non facciamoci "svalutare" cosi'! Riappropriamoci del CNR. Boicottiamo la valutazione! Perche' e' l'unica forma di protesta concreta che abbiamo attualmente. Perche' e' l'unica forma di protesta che i media capiranno. Perche' qualcuno dovrebbe spiegarci a cosa serve, visto che per i prossimi diversi anni dovremo ancora piu' che in passato procacciarci le risorse per svolgere le nostre ricerche all'esterno. Perche' le dimissioni di Profumo (con un impegno particolare di USI RdB e Articolo 33) hanno dimostrato che combattendo (e con l'aiuto dei media...) ce la possiamo fare.

NON CI SVALUTERETE!

Umberto