Proposte sul precariato

Cari Colleghi,
a seguito delle proficue discussioni avute nelle varie riunioni ed assemblee con il personale precario cui ho partecipato negli ultimi giorni, ritengo opportuno comunicare a tutti la mia posizione come rappresentante del personale nel CdA del CNR.

Considero incomprensibile, oltre che errata, ogni distinzione del personale precario operata sulla base della provenienza dei fondi su cui grava il contratto di lavoro.

In attesa che Governo e Parlamento dotino il CNR dei fondi necessari per poter assumere iniziative concrete per il superamento della piaga del precariato, l'Ente deve assumere il medesimo impegno sia che si tratti di personale a tempo determinato i cui oneri gravano sui fondi esterni di gruppi/istituti non più in grado di fronteggiare tali spese, sia che si tratti di personale che attualmente grava sui fondi a gestione centralizzata (FOE, conto terzo cosiddetti "storici" e cosiddetti temporanei, una distinzione quest'ultima a dir poco indeterminata).

Solo utilizzando tutte le risorse (disponibilità sul FOE, fondi raccolti mediante attività conto terzi, prelievo concordato sui residui...) che sarà possibile mettere a disposizione per il personale precario, in uno sforzo congiunto, creando un unico fondo di solidarietà per tutto il personale precario in difficoltà, sarà possibile garantire a tutti i precari una proroga del contratto, in attesa che le procedure previste dalla legge Madia siano messe in atto.

La mia azione all'interno ed all'esterno del CdA sarà, dunque, diretta a tal fine.

Cordiali saluti
Vito Mocella