QUANTIFICAZIONI RISORSE PER RINNOVO DEL CCNL ISTRUZIONE E RICERCA 2019-2021

QUANTIFICAZIONI RISORSE PER RINNOVO DEL CCNL ISTRUZIONE E RICERCA
2019-2021

Si è tenuto mercoledì 27 luglio c.a. presso l’Aran l’incontro tecnico sulla quantificazione delle risorse stabilite dalle leggi di bilancio per gli 2019-2020-2021, per il rinnovo del CCNL del comparto istruzione e ricerca.
Per i 25.876 dipendenti (TI + TD) degli EPR (di cui 12.077 livelli IV-VIII, e 13.799 I-III) alla data del 31.12.2018, sono previsti i seguenti aumenti contrattuali:

  1. gli incrementi base così distribuiti: 0,86% dal 1° gennaio 2019, 1,57% dal 1° gennaio 2020 e 3,78% dal 1° gennaio 2021. Tale incremento base sviluppa un aumento contrattuale medio lordo di 126 euro mensile per 13 mensilità; per coloro che beneficiano dell’elemento perequativo, a tale quota vanno aggiunti 2 €/mese che porta l’incremento totale a 3,82%. Le risorse per l’elemento perequativo, ricordiamo, erano state inserite nell’ultimo rinnovo contrattuale per consentire, a chi aveva ottenuto il bonus Renzi, di non veder sterilizzato tale importo dall’aumento contrattuale. L’ARAN propone, ora, di conglobare tale elemento perequativo nell’importo stipendiale, al fine anche di evitare future confusioni. Gli aumenti suddetti saranno erogati nella stessa misura in tutti gli EPR;
  2. in applicazione dell’art.1, comma 612 della Legge di bilancio 2022 (Legge 234/2021) è previsto un incremento fino allo 0,55% per un importo medio lordo pari a 18 euro mese per 13 mensilità a carico dei bilanci degli EPR e a decorrere dal 1° gennaio 2022, finalizzato al rinnovo dell’ordinamento;
  3. in applicazione dell’art.1, comma 604 della Legge di bilancio 2022 (Legge 234/2021) è previsto un Incremento fino allo 0,22%, che sviluppa un importo medio lordo pari a 7 euro per 13 mensilità, sempre a carico dei bilanci degli EPR e a decorrere dal 1° gennaio 2022, qualificabili come ulteriori risorse per tutto il comparto.
    In totale quindi si avrebbe potenzialmente un importo medio lordo mensile di 151 € per 13 mensilità.
    In relazione a questi due incrementi, dal momento che la norma demanda l’applicazione alle singole amministrazioni, il nostro impegno come FIR-CISL nelle diverse trattative di Ente sarà quello di ottenere l’incremento totale previsto dalla Legge di bilancio 2022, così da garantire ai dipendenti l’importo medio lordo mensile massimo.

A tali quote poi si aggiungono le risorse che la legge di bilancio 2022 all’art. 1, comma 310, ha stanziato per i soli enti vigilati MUR e che nel corso di questi mesi abbiamo più volte denunciato.

Tale finanziamento prevederebbe un incremento del Fondo ordinario degli Enti vigilati dal MUR; quindi, solo per il personale di tali enti dal 2022 sono stanziati 50 milioni di euro,ripartire con decreto MUR, così suddivisi:

  • 30 milioni di euro per le progressioni professionali del personale I-III;
  • 20 milioni di euro per le valorizzazioni professionali del personale IV-VIII.

Anche nell’incontro di ieri abbiamo nuovamente stigmatizzato questa inaccettabile situazione, discriminatoria per la metà del personale degli Enti di Ricerca. Da tempo come FIR CISL stiamo evidenziando la necessità di porre rimedio al problema della governance degli EPR; problematica che si è ancor più resa evidente con la Legge di bilancio 2022 che ha previsto appunto risorse solo per alcuni Enti! Alla delegazione Aran abbiamo chiestoattivarsi presso le istituzioni preposte al fine di trovare le risorse per sanare tale insostenibile iniquità, prevedendo in sede di rinnovo contrattuale dei correttivi che consentano a tuttilavoratori del nostro settore di ottenere il legittimo e da troppo tempo atteso sviluppo professionale.

La ripresa degli incontri è prevista per settembre.

La Segreteria Nazionale

Roma, 29 luglio 2022
Prot. 083