Richiesta di supporto per il superamento del precariato

Egr. Direttori del Consiglio Nazionale delle Ricerche,
i Precari Uniti CNR, gruppo nato spontaneamente a ridosso dell'approvazione del decreto legislativo 75/2017, grazie al quale una parte del personale precario è stato stabilizzato, desiderano oggi rivolgersi a voi perché, attraverso il ruolo cruciale che ricoprite all'interno della compagine amministrativa e scientifica dell’Ente, possiate attivamente cooperare con l'amministrazione centrale per individuare soluzioni efficaci al completamento, nei tempi di legge, del processo di stabilizzazione già avviato.
Infatti, a tre anni dall'inizio del percorso di stabilizzazione, circa 330 (più gli idonei al concorso in itinere 366.71) ricercatori e tecnologi che hanno superato le selezioni riservate (bandi 366.xx), ed un centinaio di altri colleghi tra chiamate dirette e comma 1 non prioritari, vedono la scadenza della validità delle graduatorie avvicinarsi inesorabilmente. Infatti, secondo l'articolo 6 della Legge 159/2019, tali assunzioni dovranno essere completate entro il 31/12/2021. Una soluzione, di concerto con l'amministrazione, va individuata anche per i colleghi esclusi dalle selezioni riservate e per i tecnici ed amministrativi che, pur avendo maturato gli stessi identici diritti, sono stati ad oggi esclusi dai concorsi riservati e continuano a lavorare con contratti di lavoro atipici con rinnovi anche di pochi mesi. Questo personale è stato, negli anni, selezionato e formato all'interno degli Istituti attraverso investimenti economici e custodisce competenze che non dovrebbero andare perdute.
La lentezza con la quale ingiustamente, a nostro avviso, si sta dando applicazione a quanto nello spirito del legislatore doveva essere la soluzione rapida ad una stortura imputabile ad anni di mancata programmazione dei percorsi di assunzione negli enti pubblici di ricerca, ha già contribuito alla creazione di una nuova, drammatica, sacca di precariato, costituita da colleghi con già più di cinque anni di servizio ed una scarsa prospettiva di sviluppo professionale anche causata da un lungo ed inaspettato blocco dei contratti a tempo determinato.
Di fronte a tale complesso scenario il legislatore ha già individuato possibili soluzioni che devono al più presto essere recepite dall’Ente. Abbiamo voluto riassumerle con l'aiuto di una slide esplicativa che troverete in allegato e che descrive lo strumento della tenure track (Art. 6, comma 1-bis della legge 159/2019), utile per accelerare prioritariamente l'ingresso delle unità di personale che ancora attendono la propria assunzione attraverso lo scorrimento delle graduatorie 366.xx (D. Lgs 75/2017 art. 20, comma 2) e per evitare periodi di precariato decennali alle prossime generazioni di ricercatori. Questo strumento è e sarà di vitale importanza per impostare una migliore politica di reclutamento del personale, non appena doverosamente terminato il percorso di assunzione a tempo indeterminato dei colleghi già idonei.
E’ ormai noto che, per il reclutamento del personale negli enti pubblici di ricerca, il governo ha stanziato 50 milioni di euro a partire dal 2021, e di questi c’è la precisa indicazione, espressa dalla VII Commissione Cultura della Camera (riunitasi il 22.09.2020), che il 50% venga utilizzato per le stabilizzazioni ai sensi del D.lgs 75/2017. Il CNR, come più grande ente di ricerca pubblico del Paese, non può restare sordo alle precise indicazioni date dal legislatore e dovrebbe, nel prossimo Piano Triennale di Attività, recepire la volontà del Parlamento, impiegando tutte le risorse disponibili per sanare il problema del precariato.
Nella speranza di aver rappresentato in maniera sintetica la complessa situazione del precariato al CNR e le norme di legge utili al superamento del precariato storico, crediamo fermamente che anche grazie al vostro supporto tale percorso potrà essere portato a termine al più presto.
Vi ringraziamo per l'attenzione,
Cordiali Saluti

-- 

Link: PDF version Tenure track_info

--