RINNOVO DEL CCNL ISTRUZIONE E RICERCA 2019-2021 CALENDARIZZATI I NUOVI INCONTRI

RINNOVO DEL CCNL ISTRUZIONE E RICERCA 2019-2021
CALENDARIZZATI I NUOVI INCONTRI

 

Decisivo, per provare a giungere ad un accordo per la chiusura del nuovo CCNL, l’incontro tenutosi la scorsa settimana all’ARAN, durante il quale è stato definito il metodo di lavoro per la discussione del testo contrattuale.

Le OO.SS rappresentative, sedute al tavolo, hanno espresso, unitariamente, la volontà di procedere ad una discussione serrata sulla bozza del nuovo CCNL, discutendo, articolo per articolo a cominciare dall’art. 1, in tavoli tecnici da convocare con sistematicità ogni settimana.

Si affronteranno, pertanto, prima le questioni comuni relative alle relazioni sindacali, lavoro agile, responsabilità disciplinare ecc., e poi si procederà alla discussione politica sulle questioni più spinose quali la revisione dell’ordinamento, per tutti i settori, o il nuovo atto di indirizzo della scuola.

Convocati, pertanto, i tavoli tecnici per i giorni 24, 25, 26 gennaio per cominciare ad affrontare le prime tematiche.

Per quanto riguarda la revisione dell’ordinamento professionale del settore ricerca, permangono, da parte nostra, forti perplessità relative sia alla definizione delle elevate professionalità per i tecnici ed amministrativi, sia per la collocazione del personale tecnico/amministrativo attualmente in servizio nelle aree previste per il nuovo ordinamento.

Perché la nuova impostazione sia condivisibile è necessario che il nuovo ordinamento garantisca le retribuzioni attuali complessive ai lavoratori del settore ed eque opportunità di sviluppo professionale; ricordiamo che ancora non è stato affrontato l’argomento relativo alle progressioni professionali dei ricercatori/tecnologi.

Accogliamo comunque positivamente la nuova impostazione di lavoro che attraverso incontri più serrati ci consentirà di capire se e come sia possibile giungere ad un giusto compromesso vantaggioso per i lavoratori.

Permane, purtroppo, la problematica, ormai più volte sottolineata, dell’assenza dei finanziamenti per gli enti non vigilati dal MUR per le progressioni professionali dei ricercatori/tecnologi e dei tecnici/amministrativi, che incide pesantemente sulla possibilità di revisione dell’ordinamento.

Auspichiamo che il governo preveda, in uno dei prossimi strumenti normativi, fondi ad hoc per gli enti rimasti ad oggi fuori da tali finanziamenti.

Giudichiamo sicuramente positivo l’articolo della legge di bilancio che ha confermato il finanziamento per le progressioni di carriera dei lavoratori degli enti vigilati dal MUR, che in questi giorni stanno ricevendo i finanziamenti che attendevano; tuttavia è necessario ricomporre la situazione di squilibrio venutasi a creare e pertanto organizzeremo tutte le iniziative più opportune al fine di ottenere i finanziamenti anche per gli altri enti di ricerca del nostro comparto.

Seguiranno aggiornamenti sull’esito dei tavoli tecnici

 

La Segreteria Nazionale
Roma, 16 gennaio 2023