UIL RUA - Ciao Giovanni

 

CIAO GIOVANNI

 

La scomparsa del Dott. Giovanni Maga ha scosso profondamente e irrimediabilmente i nostri cuori. Perdiamo non solo uno scienziato straordinario, ma un uomo di eccezionale umanità, un maestro, una guida, un instancabile esploratore della conoscenza.

Nato a Pavia il 30 maggio 1965, il Professor Maga ha dedicato ogni giorno della sua vita alla ricerca scientifica, spinto da una passione inesauribile e da un profondo senso di responsabilità verso il progresso e il bene comune. Il suo contributo nel campo della genetica, della biologia molecolare e della virologia è stato immenso, segnando tappe fondamentali nella lotta contro le malattie, con particolare dedizione allo studio di nuovi bersagli e farmaci proprio per la chemioterapia antitumorale.

La sua brillante carriera è stata guidata da un’incessante sete di conoscenza: ha studiato con meticolosità e intuizione i meccanismi di replicazione e riparazione del DNA, sia nelle cellule umane che nei virus, aprendo nuove prospettive per la ricerca scientifica e per la medicina.

Ricordiamo il suo fondamentale contributo durante il difficile periodo della pandemia da COVID-19, che ha segnato profondamente le nostre vite. Il Prof. Giovanni Maga si è distinto per la sua straordinaria professionalità, offrendo analisi lucide, soluzioni concrete e strategie efficaci per l’Ente. La sua capacità di comunicare con chiarezza e rigore scientifico è stata un faro di riferimento durante le ore e le giornate passate a disegnare una strategia per l’Ente, contribuendo a orientare le decisioni con competenza e senso di responsabilità.

Come Direttore dell’Istituto di Genetica Molecolare "Luigi Luca Cavalli-Sforza" del CNR di Pavia, ha saputo coniugare competenza e visione, coordinando con straordinaria dedizione numerosi progetti di ricerca di rilevanza internazionale. Le sue circa 300 pubblicazioni scientifiche sono la testimonianza concreta della sua instancabile ricerca della verità e della sua straordinaria capacità di incidere sul progresso scientifico.

Ma Giovanni non era solo un luminare della scienza: era un uomo di grande generosità, sempre pronto a condividere il suo sapere con le nuove generazioni. Ha dedicato tempo ed energie alla divulgazione scientifica, avvicinando il grande pubblico ai temi complessi della ricerca con una chiarezza e una passione rare. Attraverso libri, articoli, interviste, conferenze e interventi nelle scuole, ha saputo accendere il fuoco della curiosità e dell’amore per la scienza in tanti giovani, regalando loro ispirazione e speranza per il futuro.

Negli ultimi anni, ha ricoperto con straordinaria dedizione il ruolo di Direttore del Dipartimento di Scienze Biomediche del CNR, continuando a guidare ricerche innovative e interdisciplinari con la sua proverbiale competenza e visione illuminata.

Oggi, la comunità scientifica e tutti coloro che hanno avuto l’onore di conoscerlo piangono non solo la perdita di un grande scienziato, ma di un uomo dal cuore immenso, sempre disponibile, sempre capace di donare un sorriso, una parola di incoraggiamento, un consiglio prezioso.

Giovanni, il vuoto che lasci è incolmabile. Ma il tuo esempio continuerà a vivere in ogni giovane ricercatore che si affaccerà alla scienza con la tua stessa passione, in ogni mente curiosa che non smetterà mai di farsi domande, in ogni cuore che sceglierà la conoscenza come strumento per migliorare il mondo.

Alla famiglia, ai colleghi, agli amici e a tutti coloro che hanno avuto la fortuna di condividere un tratto di strada con lui, giunga il nostro più profondo e sincero cordoglio.

 

Federazione UIL SCUOLA RUA
“Ricerca Università Afam”
Il Coordinamento Nazionale CNR