ASSUNZIONI TURN OVER 2009-2010
Al fine di evitare di perdere la quasi totalità delle risorse del turn over 2009-2010, considerate le imminenti scadenze di luglio e dicembre p.v. fissate dal decreto milleproroghe, la UIL-RUA fortemente preoccupata per gli inaccettabili ed ingiustificati ritardi accumulati (il DPCM 26-10-2009 è stato pubblicato in G.U. a gennaio 2010), ha inviato al Presidente, Direttore Generale e componenti C.d.A. la seguente proposta:
Considerati i ritardi nell’attivazione di un reale tavolo di confronto e l’urgenza di intervenire, la UIL-RUA, ritiene doveroso fornire il proprio contributo formulando la seguente proposta.
Come è noto il comma 2 dell’art. 1 del decreto “milleproroghe” ha prorogato al 31 dicembre 2012 il termine per procedere alle assunzioni di personale a tempo indeterminato relative alle cessazioni verificatesi nell’anno 2009 e nell’anno 2010, fissando al 31 luglio 2012 il termine per la concessione delle relative autorizzazioni ad assumere.
Il comma 4, del medesimo articolo, proroga fino al 31 dicembre 2012 l’efficacia delle graduatorie dei concorsi pubblici per assunzioni a tempo indeterminato approvate successivamente al 31 dicembre 2005.
E’ altrettanto noto che con DPCM 26.10.2009 il CNR è stato autorizzato a bandire 525 posizioni con le risorse del turn-over 2009 e 2010.
Il C.d.A. di luglio 2010 ha deliberato una diversa ripartizione tra i vari profili prevedendo 59 posti anche per i primi due livelli di ricercatore e tecnologo.
Tale rimodulazione, ancora non approvata dai Ministeri Vigilanti, ha determinato una riduzione di posti da 525 a 442 dovuta al vincolo delle risorse finanziarie a disposizione.
Di tale contingente sono stati banditi, nell’agosto 2011, 83 posti le cui Commissioni solo di recente sono state nominate.
Stante le scadenze di luglio e dicembre p.v., evidenziate in premessa , al fine di evitare di perdere irripetibili opportunità assunzionali, la UIL RUA propone:
CESSAZIONI DAL SERVIZIO
Mercoledì 18 aprile p.v. il Cd.A assumerà una delibera riguardante la regolamentazione delle cessazioni dal servizio alla luce della ulteriore riforma pensionistica “riforma Fornero”. Poiché nell’incontro del 3 aprile u.s. con le OO.SS la delegazione CNR ha manifestato la ferma intenzione di voler puntualmente applicare la circolare della Funzione Pubblica dell’8 marzo u.s., da noi non condivisa, e di rinunciare alla discrezionalità che gli deriva dalla legge, di poter autorizzare la permanenza in servizio per un ulteriore biennio dal raggiungimento dell’età anagrafica ordinamentale (65 anni oltre la finestra mobile con la previgente normativa e 66 anni oltre all’incremento della speranza di vita con la nuova riforma “Fornero”).
Quindi i dipendenti che hanno maturato con la precedente normativa il diritto a pensione (con le quote, 40 anni di contributi, o con l’età anagrafica) entro il 31 dicembre 2011, saranno automaticamente collocati a riposo al compimento del 65° anno di età.
Non condividendo tale interpretazione, la UIL-RUA ha inviato al Presidente, Direttore Generale ed ai componenti del C.d.A. la seguente nota:
Con riferimento all’incontro con le OO.SS. del 3.4.2012 sulla materia in oggetto ed in particolare all’orientamento espresso dalla delegazione dell’Ente di disporre la cessazione dal servizio in materia automatica al compimento del 65° anno di età, indipendentemente dall’età contributiva (purché superiore a 20 anni), per i dipendenti che con la previgente normativa hanno maturato diritto a pensione entro il 31.12.2011, la scrivente dopo attenta riflessione e valutazione sulla normativa vigente, sulle ricadute e sui costi-benefici effettivi della determinazione di cui sopra, prospetta all’Ente soluzioni alternative che, nel rispetto della legge e senza alcun danno erariale, :
− consentirebbero di massimizzare le risorse del turn-over per nuove assunzioni;
− eviterebbero disfunzioni per soluzioni organizzative;
− non penalizzerebbero il personale in servizio dal punto di vista della contribuzione;
− eviterebbero contenziosi da cui potrebbe derivare danno erariale;
− eviterebbero soluzioni di continuità nei flussi di entrata (nuove assunzioni).
Nel dubbio interpretativo dell’esercizio del diritto acquisito, da noi ritenuto una facoltà del dipendente e non un obbligo, la UIL-RUA propone, che il CNR, nella sua discrezionalità derivante dalla previgente normativa, consenta la permanenza in servizio fino al 66° anno di età, coincidente con il limite fissato automaticamente dalla nuova normativa per la pensione di vecchiaia (oltre alla discrezionalità dell’Ente per il mantenimento in servizio fino al 68° anno di età).
Si sottolinea in particolare che lo slittamento della permanenza in servizio consentirebbe un maggior accumulo di risorse da destinare al turn-over e conseguente minore perdita di posti in organico. Oggi, infatti, è recuperabile solo il 20% delle economie derivanti da cessazioni, mentre tale percentuale nei prossimi anni sale al 50% per le cessazioni 2013 ed al 100% per le cessazioni 2014.
UIL-RUA
Americo Maresci