UIL RUA - CNR: Comunicato del 23 maggio 2014

Mentre il Direttore Generale assicura tutti, OO.SS. e dipendenti, che sta approfondendo (non è dato sapere con chi, ma ormai da oltre un mese) per risolvere il problema sollevato dal neo dirigente relativo al calcolo delle liquidazioni compresa la conversione dei Buoni Postali Fruttiferi (BPF), i neo pensionati ricevono Raccomandata A/R inviata dal citato dirigente, probabilmente con l’avallo del Direttore Generale, con cui si comunica che “è stato disposto di sospendere la liquidazione dell’indennità di anzianità mediante la consegna materiale dei buoni postali fruttiferi a favore del personale cessato dal servizio nelle more dell’acquisizione dello specifico parere dei Ministeri Vigilanti”.
Per avere un ordine di grandezza del danno procurato con tale disposizione al pensionato (senza alcun vantaggio per l’Ente) si riporta a titolo semplificativo la tabella con la penalizzazione subita dal dipendente con 40 anni di servizio:

Nella stessa nota il citato dirigente comunica inoltre che ha disposto il mandato di pagamento della prima rata di 90.000 euro in contanti, quale modalità provvisoria in sostituzione dei BPF, la cui corresponsione avverrà (entro una settimana) mediante accredito bancario sull’IBAN del pensionato precisando che “l’eventuale rifiuto espresso dalla S.V. determinerà il formarsi della mora credendi ex art. 1206 c.c.”.
Ovvero qualora il dipendente, rifiutasse i 90 mila euro contanti per aspettare di ottenere la consegna dei buoni postali, dovrà essere il pensionato a pagare gli interessi al CNR sui 90 mila euro dalla data del mandato di pagamento fino a quando non accetterà la prima rata di liquidazione in buoni postali fruttiferi o in contanti in caso di conversione dei buoni.
È proprio il caso di dire

“CORNUTO E MASSACRATO”

Al riguardo la UIL-RUA ha predisposto un fac-simile di lettera-diffida a disposizione dei pensionati interessati, da inviare ai vertici del CNR e al Direttore dell’Ufficio Postale Roma 62, in cui tra l’altro si diffida il Direttore stesso dal convertire i buoni postali senza il consenso del pensionato cointestatario dei Buoni.