Roma, 27 marzo 2013
Prot. 51/13
La UIL-RUA da mesi sta ponendo all’Ente, con grande evidenza, questioni di metodo relativamente alle problematiche del personale ed in particolare sugli atti dell’Ente stesso riguardanti riorganizzazione ed incarichi.
L’abbiamo fatto in svariate occasioni e precisamente:
Appare del tutto ovvio che i nostri rilievi, prescindono dalle cariche e dalle persone coinvolte. La UIL-RUA, ha registrato, piuttosto, un incoerente accavallarsi di ordini di servizio tutti puntualmente contravvenenti lo stesso sistema delle “call” che il CNR, per sua iniziativa, si era dato in “alternativa” alle norme regolamentari, sistema che lo stesso Ente non sembra ora in grado di rispettare!
Torniamo a porre nuovamente questo problema ai responsabili dell’Ente a fronte di nuovi atti di natura organizzativa che, soprattutto in assenza di modifiche di carattere regolamentare, non rispondono a trasparenti criteri, e contravvengono all’impegno assunto con le OO.SS.
nell’incontro del 25 febbraio u.s. di far precedere alla ristrutturazione la stesura completa del Regolamento del Personale e del ROF superando il metodo dei provvedimenti “stralcio”.
Viene da chiedersi, al riguardo, se sia nei poteri e nelle prerogative del Direttore Generale operare in tale maniera ed assumere tali decisioni.
Sempre per quanto riguarda aspetti di metodo, rileviamo inoltre che:
A ciò possiamo aggiungere ancora il totale disinteresse per la riorganizzazione delle Aree di Ricerca che stanno operando da anni difformemente dall’attuale Regolamento di contabilità e dal Regolamento di Organizzazione e Funzionamento (ROF).
Nel confermare la nostra netta opposizione ad una prassi che antepone “i fatti” alle regole, segnaliamo anche un altro “fatto” eclatante, quello relativo alla ventilata ipotesi di “declassamento” di Uffici già ricoperti e di cui si mantiene l’interim e l’attribuzione di responsabilità di nuovi Uffici di “livello inferiore” con pesante decurtazione della retribuzione a fronte di maggiore responsabilità attribuite.
Cogliamo l’occasione, infine, per ribadire come l’incertezza sulla prassi determina interminabili interim ed anomala provvisorietà degli incarichi, rinnovati di sei mesi in sei mesi da circa tre anni, in contrasto con quanto previsto dalla normativa ex D.Lgs. 165/01 e dallo stesso Statuto CNR.
Invitiamo, pertanto, i vertici del CNR ad organizzare un’apposita riunione con le OO.SS. ponendo al 1° punto dell’O.d.G. il rispetto pieno delle norme regolamentari in materia di incarichi ed accelerare la predisposizione dei necessari cambiamenti nelle procedure regolamentari in materia, con un metodo partecipato e condiviso dalle OO.SS. stesse.
UIL-RUA
Americo Maresci