CNR
SVOLTA POSITIVA PER I RICERCATORI PRECARI, MA LA
MOBILITAZIONE CONTINUA
CNR: Svolta positiva per i ricercatori precari, ma la mobilitazione continua
La mobilitazione dei ricercatori precari del CNR giunge ad una svolta significativa grazie all’approvazione dell’emendamento 86‐bis nella Legge di Bilancio. Dopo settimane di protesta e di assemblee permanenti presso la sede centrale di piazzale Aldo Moro, i 4.000 precari del Consiglio Nazionale delle Ricerche vedono finalmente un riconoscimento delle loro istanze. L’emendamento, frutto del lavoro sinergico tra sindacati ed i parlamentari delle opposizioni, prevede lo stanziamento di fondi destinati alla stabilizzazione dei ricercatori: 9 milioni di euro per il 2025, 10,5 milioni per il 2026 e 12,5 milioni per il 2027.
Una vittoria del sindacato e del personale precario
Esprimiamo grande soddisfazione per l’approvazione dell’emendamento. Questo risultato rappresenta una pietra miliare nella lotta per la stabilizzazione del personale precario del CNR, un obiettivo che ci ha visto impegnati insieme ai parlamentari Antonio Caso, Elisabetta Piccolotti, Toni Ricciardi e Irene Manzi, a cui va il nostro ringraziamento per aver sostenuto la causa della stabilizzazione.
La mobilitazione non si ferma
Nonostante l'importante passo avanti, la mobilitazione non si interrompe. Come UILRUA continueremo la protesta finché l’emendamento non sarà definitivamente approvato in Legge di Bilancio e vengano successivamente stanziati altre risorse per garantire un percorso di valorizzazione di tutti gli aventi diritto secondo quanto definito dalla art. 20 comma 1 e 2 del Dlgs 75/2017.
Un nuovo inizio per i diritti dei lavoratori precari
Questa battaglia rappresenta una vera e propria conquista per tutti i lavoratori precari del settore della ricerca, che da anni vivono in una condizione di incertezza. La soluzione proposta nell’emendamento getta le basi per una "nuova stagione di diritti e stabilità" che partendo dal CNR, rappresenta un passo fondamentale verso la fine della precarietà nel settore della ricerca pubblica.
LA UILRUA continuerà a vigilare affinché il governo e l’ente rispettino gli impegni presi, per una rapida applicazione dei fondi e una risoluzione definitiva della questione. La nostra lotta per la stabilizzazione dei precari è un impegno che non si ferma, e continueremo a batterci per garantire un futuro certo a migliaia di lavoratori del settore della ricerca e finché nessuno resti a casa.
La Segreteria Nazionale