UIL RUA - Comunicato CNR n. 37 del 20 giugno 2017

Dopo aver assistito ad alternanti unilaterali accelerazioni e frenate abbiamo appreso della determinazione del vertice del CNR di accelerare il già prospettato processo di ristrutturazione della rete scientifica dell’Ente con la configurazione di ulteriori accorpamenti ed eliminazione delle strutture apparentemente più “deboli” (con minore “massa critica”).
Ricordato che su tale tematica si insiste dagli anni ’90 (da un quarto di secolo) e che in ogni caso una ponderosa opera di ristrutturazione ha già portato alla configurazione attuale della rete, la UIL-RUA giudica negativamente le intenzioni dell’Ente nel metodo e nel merito.

NEL METODO
Tale accelerazione, oltre a rendere impossibile i necessari approfondimenti (oggi limitati ai soli vertici dipartimentali), impedisce di fatto e di diritto il necessario confronto con il personale interessato e con le organizzazioni sindacali ed allontana oltremisura la soluzione del problema, per noi nodale e prioritario, del precariato, esponendo i precari stessi a scelte per loro dannose e forse irrecuperabili.
La scelta è sbagliata anche nei tempi perché troppo facilmente, opinione pubblica e sistema di governo, potrebbero collegare e leggere la stessa come la risposta dell’Ente ai pur incresciosi fatti giudiziari e mediatici che hanno purtroppo interessato in tempi recenti alcune Strutture.

NEL MERITO
Restiamo in attesa delle precise determinazioni ed abbiamo chiesto di essere convocati come OO.SS.
RETE SCIENTIFICA. Il primo segnale si è avuto con le nomine dei Direttori di Dipartimento nelle quali si è registrata, con una sola eccezione, la defenestrazione dei Direttori uscenti alcuni non ritenuti nemmeno idonei ad entrare nella terna, altri andando contro il positivo parere scientifico di tutti i Direttori degli Istituti afferenti al medesimo Dipartimento.
AMMINISTRAZIONE CENTRALE. Anche qui si assiste senza alcun disegno organico, al conferimento di incarichi ad libitum: alcuni con “call particolari” altri con “intuitu personae”, concentrando sulla stessa persona, incarichi diretti, incarichi di facente funzione e incarichi ad interim; addirittura un dirigente ricopre contemporaneamente 6 incarichi.
Stante tale incomprensibile situazione la UIL RUA ha chiesto un incontro con la seguente nota:

La scrivente O.S. sta assistendo impotente ad una sorta di anomala e strisciante ristrutturazione della rete scientifica dell’Ente in assenza di un chiaro disegno organico:
accorpamenti e soppressione di istituti, costituzione, trasformazione e/o soppressione di sedi secondarie in unità operative e viceversa.
Il tutto senza il coinvolgimento del personale interessato, delle OO.SS. e del Consiglio Scientifico.
La UIL RUA manifesta la propria viva preoccupazione per la penalizzazione del personale di ruolo e precario e per la continuità dell’attività di ricerca, il tutto motivato esclusivamente da una inaccettabile logica di mera riduzione numerica di Istituti minando la funzionalità della Rete.
Si sottolinea come tali decisioni siano assunte alla vigilia della modifica del Regolamento di Organizzazione e Funzionamento.
Al riguardo la UIL RUA chiede la convocazione di un immediato incontro.

Intanto però ricordiamo che la rete scientifica del CNR è la vera risorsa dell’Ente.
Essa costituisce, proprio nella sua ricchezza ed articolazione, il valore aggiunto e la realtà che giustifica la specificità dell’Ente.
Questo soprattutto all’indomani di quel vero processo di spoliazione di prerogative e di ruolo cui riforme ventennali, sbagliate e forzate, hanno sottoposto una delle massime istituzioni scientifiche del Paese. Processo rispetto al quale la stessa Comunità Scientifica non si è dimostrata all’altezza di saper difendere il più grande Ente Pubblico di Ricerca dagli attacchi della politica (di destra e di sinistra) vogliosa solo di centralizzare e di determinare di fatto quantità (sempre più ridotta) e destinazione delle risorse.
Comunità Scientifica che si rivela, ancora oggi nel suo complesso, incapace di cogliere anche la debolezza e la insufficienza delle più recenti determinazioni della politica che, pur riconoscendo nominalmente al personale della ricerca autonomia e ruolo, di fatto continuano ad escluderlo dai processi decisionali. Dunque un discorso sulla ristrutturazione può porsi, per noi, solo nel solco di una strategia più ampia e non all’interno di una prospettiva asfittica e di breve termine nella quale a pagare sarà solo il personale.
Oggi i veri problemi dell’Ente non si risolvono con colpi di coda verticistici ma soprattutto con tre essenziali ed irrinunciabili scelte:
a) Risoluzione del problema delle risorse
b) Uso prioritario delle stesse per la stabilizzazione del personale precario
c) Avvio di un coraggioso confronto con tutto il sistema politico e di governo per una vera riforma che restituisca alla prima istituzione di ricerca pubblica del Paese il peso ed il ruolo che ad essa sono stati sottratti e che i quasi 100 anni della sua storia e le esigenze del Paese invece richiedono.
La UIL-RUA riconferma il proprio strenuo e coerente impegno in tutte queste tre direzioni.

CONCORSI RISERVATI IN ITINERE
A seguito dell’imminente entrata in vigore (22 giugno p.v.) del Decreto Madia (D.Lgs. 75/2017) che tra l’altro consente l’utilizzo dei posti “congelati” per consentire il ricollocamento del personale delle Province.
Per il CNR si tratta di recuperare 16 posti di Collaboratore di Amministrazione che incrementerebbero gli attuali 10 posti del concorso riservato in itinere le cui prove orali si sosterranno il 3-4-5 luglio p.v..
Oltre tali posti si dovrebbero recuperare, ed in tale senso stiamo operando, anche i 10 posti di Operatore Tecnico, anche se questo taglio non era direttamente collegato al personale delle Province ma alla riduzione del turn over.
Al riguardo abbiamo reiterato ai vertici CNR la seguente lettera:

Nella Gazzetta Ufficiale del 7 giugno u.s. è stato pubblicato il Decreto Legislativo 75/2017 recante le modifiche e integrazioni al D.Lgs. 165/01 che entrerà in vigore il 22 giugno p.v..
Come espressamente previsto nella “Relazione Illustrativa” allegata al Decreto, lo stesso Consiglio di Stato ritiene definitivamente concluse nel corso del 2016 le procedure di ricollocamento, di stabilizzazione e di mobilità riguardanti il personale già in servizio presso le Province.
Al riguardo risulta ancora più attuale e realizzabile la richiesta della UIL RUA del 13-3-2017 prot.33/2017, che qui integralmente si ripropone, al fine di ottenere il recupero dei 26 posti tagliati nei concorsi riservati pari a 16 posti del profilo di Collaboratore di Amministrazione di VII livello e 10 posti del profilo di Operatore tecnico di VIII livello.

UIL-RUA
Americo Maresci