UIL RUA - Precariato negli EPR: finalmente si apre uno spiraglio concreto per le stabilizzazioni

COMUNICATO AL PERSONALE CNR 09/2025

PRECARIATO NEGLI EPR

FINALMENTE SI APRE UNO SPIRAGLIO CONCRETO PER
LE STABILIZZAZIONI

 

Nella giornata del 24 u.s., si è tenuto al MUR un nuovo incontro dedicato ai temi della Ricerca, dell’Università e dell’Afam, con particolare attenzione alla questione del precariato negli Enti Pubblici di Ricerca. La Federazione UIL Scuola RUA ha accolto con favore i primi segnali di apertura, pur mantenendo alta l’attenzione affinché alle parole seguano fatti concreti.

La convocazione del Ministero riguardava i temi di Università, Ricerca e AFAM, un ambito troppo vasto che non avrebbe consentito ai singoli settori di esporre in modo approfondito le proprie specifiche problematiche. Alcuni aspetti particolarmente delicati, oggetto di recenti interventi normativi, hanno generato forte fermento tra le OO.SS. presenti al tavolo e la delegazione MUR, evidenziando la necessità di un confronto più articolato e di settore.

Per questo motivo, la Federazione UIL Scuola RUA ha presentato una mozione con cui ha chiesto e ottenuto l’impegno del Ministero a convocare a breve tavoli tematici scadenzati e specifici per ciascun settore, così da affrontare in maniera più mirata e concreta le criticità di ogni ambito. Ha inoltre chiesto che si riportasse l’attenzione sul tema all’o.d.g., ovvero sul precariato negli EPR.

Il Capo di Gabinetto, approvando la mozione definita “Mozione Ammendola” ha illustrato due linee d’azione su cui il Ministero sta lavorando. La prima riguarda il finanziamento delle stabilizzazioni attraverso un decreto-legge che mette in campo 160 milioni di euro: 40 milioni già a partire dal 2025, 60 milioni nel 2026 e 60 milioni nel 2027.

A domanda specifica se i fondi previsti dal decreto-legge, fossero a regime, il Capo di Gabinetto ha confermato che l’investimento strutturale sarà di 60 milioni annui. Risorse importanti che, seppure non sufficienti, potranno rappresentare una vera svolta per tanti lavoratori precari, solo se accompagnate però anche da azioni efficaci e rapide.

È stato inoltre annunciato che, nell’ambito delle risorse complessive previste, una quota sarà destinata a un primo intervento per INGV e INAF, con uno stanziamento di circa 8 milioni di euro per le stabilizzazioni che dovrebbe concretizzarsi già nei prossimi dieci giorni.

Oltre al finanziamento annunciato per prima dell’estate, a partire dal 2026, è previsto un rafforzamento delle risorse per l’intero sistema degli Enti Pubblici di Ricerca, a conferma della volontà politica di proseguire con decisione lungo il percorso delle stabilizzazioni.

Particolare attenzione è stata dedicata alla situazione del CNR. È stato infatti confermato che, una volta conclusa la call per la nomina del nuovo Presidente – la cui scadenza è fissata per le 23:59 del 27 giugno 2025 – sarà attivato un tavolo congiunto tra MUR, nuovo Presidente e OO.SS. specifico sulla destinazione delle risorse finanziate. La nomina del Presidente è attesa a breve, e rappresenta un passaggio cruciale per avviare finalmente una fase nuova per il primo Ente di Ricerca italiano, oggi in forte sofferenza gestionale e organizzativa.

È stato pubblicato ieri in Gazzetta Ufficiale il Decreto-legge "Disposizioni urgenti in materia di università e ricerca, istruzione e salute", aprendo così una finestra di 60 giorni per apportare le integrazioni necessarie in sede di conversione parlamentare.

In questo arco di tempo sarà fondamentale far recepire quanto affermato con chiarezza dal Capo di Gabinetto: i 60 milioni previsti sono a regime, e dovrà essere inserita la modifica del requisito temporale, estendendo al 31 dicembre 2024 il termine utile per maturare i requisiti previsti dal comma 1 del D.lgs. 75/2017.

Proprio su questi aspetti si è concentrato il confronto al tavolo con il MUR, ovvero sulla destinazione delle risorse e sulla loro natura strutturale. È importante sottolineare che senza la pubblicazione in Gazzetta Ufficiale del decreto, non sarebbe stato possibile intervenire in fase di conversione per adattarlo alle esigenze che abbiamo chiaramente espresso al tavolo e che sono state accolte dal Ministero.

Per l’attuazione delle stabilizzazioni ai sensi del comma 1 del D.lgs. 75/2017, infatti abbiamo chiesto ed ottenuto dal MUR che la modifica legislativa per estendere il termine al 31 dicembre 2024 venga inserita proprio nel decreto-legge in fase di conversione, la cui approvazione è prevista entro metà agosto.

Questa condizione rappresenta il passaggio fondamentale per consentire l’avvio immediato delle procedure di stabilizzazione, in particolare al CNR, che potrà così utilizzare tempestivamente le risorse già stanziate con l’art.1591 della legge di bilancio. Abbiamo inoltre chiesto che il CNR possa impiegare i risparmi residui del Piano di Rilancio per cofinanziare ulteriormente le stabilizzazioni, valorizzando al massimo tutte le risorse disponibili.

La Federazione UIL Scuola RUA ha inoltre sottolineato con forza la necessità di valorizzare anche il Personale strutturato, che da anni attende il riconoscimento di progressioni e percorsi di carriera adeguati alle proprie competenze e al contributo fornito al sistema della ricerca.

Per questo motivo, abbiamo chiesto l’apertura di un tavolo specifico con il Ministero, finalizzato a discutere e definire un percorso concreto e condiviso, che includa anche lo scorrimento delle graduatorie già esistenti, previste dagli articoli 15, 54 e 53 del CCNL vigente e dell’art.22 comma 15 del Dlgs. 75/2017, al fine di dare finalmente risposte a una componente fondamentale del personale del comparto.

In merito al PNRR, abbiamo voluto porre all’attenzione del Ministero una criticità rilevante: l’attuale impianto normativo non consente di prorogare per una seconda volta i contratti a tempo determinato attivati nell’ambito di tali progetti, anche nel caso in cui questi ultimi vengano prorogati dal Governo.

Ci troviamo così davanti a un paradosso: le attività di ricerca vengono prorogate, ma il Personale assunto per svolgerle non possono continuare il proprio lavoro, vanificando gli obiettivi stessi del PNRR. È necessario intervenire per superare questi vincoli legislativi, garantendo continuità alle attività e tutela alle professionalità coinvolte.

La Federazione UIL Scuola RUA continuerà a promuovere un confronto costruttivo con il Ministero affinché vengano valorizzate tutte le professionalità e garantita la massima inclusività nelle procedure.

È fondamentale assicurare la permanenza in servizio del Personale precario durante l’iter di stabilizzazione e rivedere i criteri previsti dalla normativa Madia per ampliare realmente le opportunità.

Comunicare, divulgare ed informare in maniera coerente e puntuale: queste sono le prerogative che una Organizzazione Sindacale dovrebbe prefiggersi come massimo obiettivo.

Per questo motivo come UIL RUA rimaniamo sorpresi e profondamente perplessi nel leggere le dichiarazioni rilasciate da alcune sigle sindacali che al tavolo con il MUR non hanno avanzato proposte concrete, né tantomeno rappresentato in modo coerente e trasparente le istanze dei lavoratori precari.

Offrire una ricostruzione dei fatti distante dalla realtà, rischia di alimentare confusione e tensioni inutili, oltre al venire meno ai propri compiti istituzionali.

Nonostante ciò, a distanza di giorni, prendiamo atto di una “campagna” social atta a creare uno stato di agitazione fondato sulla cattiva informazione, animando in maniera negativa la sensibilità dei colleghi precari.

È deludente constatare che, proprio in una fase così delicata per il futuro del Personale della ricerca, vengano raccontate versioni di accadimenti mai verificatisi, perdendo un’occasione preziosa per fare un passo avanti tutti insieme.

Affrontare il precariato non è questione di dichiarazioni, ma di scelte coraggiose.

La Federazione UIL Scuola RUA quelle scelte continua a farle, ogni giorno, con coerenza, responsabilità e l’impegno concreto di chi lavora per garantire stabilità, diritti e dignità a tutte le lavoratrici e i lavoratori precari degli Enti Pubblici di Ricerca.

Le condizioni per voltare pagina ci sono: ora serve il coraggio di realizzare ciò che è stato promesso.

Noi, come sempre, ci siamo e vigileremo.

 

 

Federazione UIL SCUOLA RUA
“Ricerca Università Afam”
Il Coordinamento Nazionale CNR
Mario Ammendola