COMUNICATO AL PERSONALE CNR 07/2025
PROCEDURE DI STABILIZZAZIONE
I CONTRATTI SCADONO E IL PERSONALE PRECARIO DEL
CNR È COSTRETTO A FARE LE VALIGIE
Nella giornata del 19 maggio, le Organizzazioni Sindacali Federazione UIL Scuola RUA, FLC CGIL, FIR CISL e il Movimento dei Precari Uniti CNR hanno promosso un Flash Mob per accendere i riflettori sull’urgenza di avviare le procedure di stabilizzazione del Personale precario del nostro Ente.
Le richieste si basano sui criteri previsti dalla Legge “Madia” e sul finanziamento dedicato ottenuto grazie alla determinazione e alla mobilitazione dello scorso anno — un risultato importante, seppur non ancora sufficiente a garantire l’assunzione di tutti gli aventi diritto.
La mobilitazione ha visto una partecipazione ampia e sentita, coinvolgendo numerose lavoratrici e lavoratori sia presso la Sede Centrale che nelle sedi territoriali del CNR. Un segnale forte di una preoccupazione diffusa e crescente: quella per una condizione di precarietà che si protrae da troppo tempo e che compromette la serenità e la dignità del lavoro quotidiano.
Ci siamo mobilitati non solo per avviare le procedure necessarie alla richiesta di stanziamenti straordinari, ma soprattutto per lanciare un segnale forte e urgente in un momento in cui il Governo sta lasciando il CNR in un grave vuoto istituzionale. L’Ente, infatti, si trova in una fase di profonda incertezza, determinata dalla contemporanea assenza del Consiglio di Amministrazione e dalla conclusione del mandato della Presidente.
In questo contesto, il Personale ha risposto con determinazione per colmare l’assenza di un interlocutore politico-istituzionale diretto, in grado di ascoltare, comprendere e fornire risposte concrete alle difficoltà di chi da anni vive nella precarietà e nell’incertezza.
Questa mobilitazione nasce da un profondo senso di responsabilità e appartenenza e manifesta con forza la richiesta di riportare al centro dell’agenda politica il futuro del CNR e di tutte le Persone che ogni giorno lo animano con il proprio impegno.
I contratti stanno scadendo, uno dopo l’altro, e dietro ogni contratto non ci sono semplici numeri o scadenze burocratiche: ci sono Persone reali, con percorsi professionali consolidati, con competenze costruite sul campo e con un legame profondo con le attività dell’Ente. Ci sono famiglie che affrontano l’angoscia dell’incertezza e che vedono vanificati anni di sacrifici. Ogni contratto non rinnovato rappresenta una perdita non solo per chi lo subisce, ma anche per l’intera comunità scientifica, che si vede privata di energie, conoscenze e continuità operativa.
Ignorare questa realtà significa mettere a rischio il patrimonio umano e scientifico del CNR.
La straordinaria partecipazione alla mobilitazione del 19 maggio, non solo presso la sede Centrale del CNR ma in quasi tutte le città in cui l’Ente è presente, ci consegna un messaggio chiaro e inequivocabile: non è più tempo di rinvii.
La stabilizzazione non rappresenta solo un atto di giustizia nei confronti delle lavoratrici e dei lavoratori coinvolti, ma costituisce anche una scelta strategica fondamentale per il futuro del CNR, che necessita di continuità, motivazione e fiducia per affrontare con successo le sfide della ricerca e dell’innovazione.
La UIL RUA continuerà a vigilare, a lottare e a promuovere tutte le azioni necessarie affinché nessuno venga lasciato indietro. È tempo di risposte. È tempo di responsabilità. È tempo di stabilizzazione.
Federazione UIL SCUOLA RUA
“Ricerca Università Afam”
La Coordinatrice Nazionale CNR
Rossella Lucà
Federazione UIL SCUOLA RUA
“Ricerca Università Afam”
Coordinamento Nazionale CNR
Sara De Simone