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CARRIERE E STABILIZZAZIONI

IL CNR 'LATITA' LA CONVOCAZIONE AL MINISTERO DEL LAVORO

Solitamente, anche per dire che non accettano niente, le amministrazioni partecipano alla chiamata del Ministero del Lavoro per evitare lo sciopero, per correttezza istituzionale. Il CNR invece latita, non si presenta, non risponde alle istanze su stabilizzazioni e carriere del personale. Ma il silenzio è una risposta chiara e ufficiale. Siamo dunque autorizzati a concludere che l'ente:

• non ha alcuna intenzione di scorrere l'articolo 22. Decide di rimanere nell'illegalità, sfruttando lavoratori che svolgono mansioni superiori, per giunta idonei a una selezione volta proprio a superare il sottoinquadramento
• non ci saranno gli scorrimenti delle graduatorie articolo 53 e 54, lasciando i livelli IV-VIII in balia degli assegni ad personam e delle rigidità del nuovo contratto scuola
• non farà le stabilizzazioni, semmai concorsi per selezionare 'meritocraticamente' 

Altrimenti l'ente avrebbe partecipato alla chiamata del Ministero del Lavoro per informarci su quali richieste sono disponibili a trovare una mediazione.

Sull’articolo 15 non vi è alcun impegno ufficiale, sebbene Presidente e Direttore Generale abbiano detto di voler fare presto i bandi e usare i fondi destinati dal Parlamento. Nessun impegno su:

• data di pubblicazione dei bandi: è importante che escano prima della firma del nuovo CCNL (che potrebbe cancellare l’articolo 15) e in tempo per consentire la conclusione delle procedure entro il 2023
• numero di posti: l’ente ha il dovere di destinare alle carriere del personale ogni centesimo che il Parlamento ha appositamente stanziato in Legge di Bilancio
• criteri di selezione: si deve valorizzare l’intero curriculum e l’esperienza del personale
• soglie: nessuna soglia deve limitare la piena valorizzazione del personale

USB vigilerà sull’applicazione dell’articolo 15 in difesa delle legittime aspettative di carriera del personale Ricercatore e Tecnologo.

Ma allo stesso tempo non è accettabile il silenzio dell’ente sulle altre istanze. Il CNR non può nascondere la testa sotto la sabbia e fare finta che i problemi non esistano. Tutto il personale ha diritto alla valorizzazione con avanzamenti di carriera e posizioni stabili.

Occorre che l’ente prenda coscienza delle legittime istanze del personale e fornisca risposte su:

• scorrimenti articolo 22 con i fondi del comma 310
• ampliare le graduatorie articolo 53 e 54 con i fondi del comma 310
• personale precario: occorre una stima delle reali dimensioni del problema e serve definire un piano per il superamento del precariato

Perché noi, tutti, siamo di un altro livello!

USB PI CNR

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