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IL CDA DEL CNR SCENDE IN CAMPO:
STA CON IL GOVERNO, A FAVORE DI ISRAELE
Con una delibera del 28 marzo u.s. il CdA del CNR fa una scelta precisa. Non si tratta di equilibrismo o equidistanza come analizzato da qualcuno: il CNR sceglie di non disturbare il Governo. Comprendiamo che il mandato stia per finire e non si vogliano pregiudicare collaborazioni su future ricerche applicate e contatti con stakeholders privati, ma a nostro parere un ente di ricerca pubblico ha una missione che non può derogare: la responsabilità sociale e la morale. Invece, dalla delibera, sembra che per il CdA Israele sia un paese con cui si collabora senza retropensieri.
Ma oggi cos’è Israele per il mondo? Partiamo dai fatti: Israele è una nazione sotto ‘ammonimento’ ONU; i governi di tutti i paesi, con l’astensione dell’impero statunitense, hanno decretato con chiarezza il cessate il fuoco. Recentemente, in altri casi in Europa, l’ONU diede il via libera a bombardamenti. Ma non nel caso di Israele, protetto dal potere di veto USA. Non solo: Israele è uno stato che ha ricevuto dalla Corte di Giustizia Internazionale (International Court of Justice) prescrizioni molto precise a seguito della denuncia del Sud Africa, che ha incriminato Israele per apartheid e i crimini contro gli oppressi. Pochi giorni fa l’Irlanda si è unita alla denuncia. Non solo. La maggioranza degli stati, con sfumature più giuridiche che fattuali, definisce quello che succede al popolo palestinese tra il crimine di guerra e il genocidio. E in tutto il mondo anche comunità ebraiche (rompendo il sillogismo per cui se si attacca Israele si è antisemiti) sono da mesi in piazza contro lo sterminio di bambini e famiglie.
Il CNR quindi, attribuendo genericamente al conflitto la responsabilità della crisi umanitaria in corso, si pone in contrasto con la maggioranza delle comunità politiche e scientifiche internazionali. Nessun boicottaggio, nessuna sospensione delle collaborazioni in via cautelare con Israele.
In questo contesto va anche analizzato che, come denunciato da Academia For Equality, i ricercatori israeliani che si esprimono in modo critico verso le azioni del governo israeliano a Gaza vengono sospesi e sottoposti a procedimenti disciplinari dalle istituzioni di ricerca israeliane. Il tutto mentre giovani, che potrebbero essere i nostri precari del CNR per età ed estrazione sociale, bloccano anche gli aiuti che dovrebbero entrare a Gaza, chiudendo un cerchio assassino e criminale.
Il quadro è chiaro. Ritornando agli esempi del passato, che giudizio avremmo dato ad un CNR che continua a collaborare in maniera strutturale con il Cile di Pinochet? Con l’Argentina dei colonelli e dei desaparecidos? Il CNR come si comporta oggi con la Russia o con la Corea del Nord? Per quale motivo si bloccano tutte le collaborazioni con la Russia (in seguito al conflitto ucraino) e non si applica lo stesso peso e la stessa misura a Israele?
Chiaro, quindi, che il CDA del CNR si è appiattito sulla posizione del Governo. Per USB questa decisione è inaccettabile.
Per queste ragioni:
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