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IL PARLAMENTO SCONFESSA LA PRESIDENTE
I PRECARI DEVONO ESSERE STABILIZZATI
A meno di due mesi da quando la Presidente ha comunicato al CdA i dati sul precariato, definendo la “situazione equilibrata”, a pochi giorni dalla diffusione delle tabelle sul personale TD in servizio e da quando la Presidente ha confermato ai precari in assemblea che al CNR non ci sarebbero state stabilizzazioni, la cronaca parlamentare ci riserva delle importanti novità.
Con l’approvazione di un emendamento alla Legge di Bilancio presentato da PD, AVS e M5S il Parlamento smentisce la visione negazionista della Presidenza sul precariato e stanzia fondi per le stabilizzazioni al CNR. Ora la Presidente dovrà prendere atto della realtà e avviare le procedure per la stabilizzazione.
Chiariamo subito che i fondi stanziati riusciranno a coprire meno di un decimo del personale precario attualmente in servizio. E, conoscendo l’opinione della Presidente sulle stabilizzazioni, USB vigilerà sulla corretta applicazione della Legge Madia.
Chiediamo quindi alla Presidenza di:
Sebbene la notizia odierna segni un’importante vittoria per i precari del CNR, ricordiamo al personale precario che i fondi stanziati coprono solo una piccola parte della vasta platea di aventi diritto.
Per questo motivo USB si batterà per la massima inclusività nell’applicazione della Legge Madia contro restrizioni e bocciature per garantire che, come già accaduto in altri enti, tutti i precari che soddisfano i requisiti della Legge Madia siano inseriti nelle procedure di stabilizzazione. Cosa non scontata al CNR perché, giova ricordarlo, nell’ultima stabilizzazione ci sono stati dei precari che sono stati bocciati al bando per Comma 2, nonostante anni di servizio al CNR e vari concorsi vinti. Cattiva abitudine che al CNR si riscontra puntualmente anche nei bandi per la valorizzazione del personale (art. 15, art. 22, art. 53 e art. 54).
Chi ha servito nell’ente per anni, dopo svariate prove concorsuali e rinnovi, non è tollerabile che sia bocciato alle procedure di stabilizzazione!
L’obiettivo è di attivare subito le procedure per la definizione delle liste di idonei alla stabilizzazione di cui solo una parte sarà stabilizzata nel 2025, mentre per i rimanenti occorrerà garantire il mantenimento in servizio con il Comma 8 e cercare ulteriori fondi per gli scorrimenti.
Lo stanziamento dei fondi per la stabilizzazione inoltre rafforza ulteriormente la nostra campagna per l’invio della diffida per la stabilizzazione (si veda il comunicato relativo) in quanto il Parlamento, con il citato emendamento, riconosce l’abuso di forme di precariato nell’ente e il diritto dei precari a una stabilizzazione. Di conseguenza rafforza la richiesta di risarcimento danni di chi dovesse restare escluso dalla stabilizzazione.
Quindi suggeriamo, ai precari che non l’avessero ancora fatto, di aderire alla diffida per la stabilizzazione promossa da USB quanto prima, per dare ulteriore corpo al pericolo per l’ente di dover risarcire milioni di euro ai precari eventualmente licenziati, nel caso si finisse per vie legali. Il rischio di soccombenza per il CNR dovrà essere valutato attentamente dall’ente stesso e dal Ministero vigilante nel momento di cui decideranno se (e come) applicare la Legge Madia e quanti fondi stanziare per le stabilizzazioni ora e nei prossimi anni.
USB PI CNR
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