USB PI Ricerca (ricerca.usb.it)
LA PRESIDENTE È IL CENTRO DEL PROBLEMA!
PERCHÈ DOVREBBE ANCORA RESTARE AL CNR?
Al CNR il vero ostacolo all’applicazione delle norme per superare il precariato e per valorizzare il personale sono i vertici. Dalle chiamate dirette al blocco degli scorrimenti dei sotto-inquadrati, finendo nel non applicare la legge Madia, Presidenza e Direzione Generale hanno sempre dichiarato in modo chiaro la loro linea; mentre le cosiddette controparti sindacali hanno sempre subito, praticamente senza reagire o comunque mai attaccandoli direttamente. Quando invece in altri enti (per esempio ISTAT e INDIRE) la richiesta di non rinnovare i vertici o di commissariare l’ente è stata una richiesta compatta dei sindacati.
Al CNR no. Sebbene su tutti i fronti la richiesta di dimissioni dei vertici e commissariamento sarebbe dovuta:
E allora, se una Presidente ti sbatte in faccia che avvia al licenziamento i precari, predisponendo il rallentamento o la chiusura di molti filoni di ricerca, perché non chiedere il commissariamento, come in ISTAT?
Come USB l’analisi che facciamo è molto semplice. Se il personale rischia di andare a casa e non vede la propria carriera migliorare, i vertici vanno cambiati.
USB non permette che un ente come il CNR veda migliaia di lavoratori tra precari e strutturati senza risposte rispetto ai propri diritti, nonostante la presenza di fondi e norme. Per USB le responsabilità sono chiare, perché se tre anni fa la Presidente non voleva gestire tutto il precariato che oggi sta per andare a casa, non lo doveva far assumere, nemmeno col PNRR. Se voleva evitare i problemi con i livelli IV-VIII doveva destinare i fondi comma 310 per ampliare gli art. 22, 53 e 54. Se avesse voluto evitare l’insoddisfazione dei tanti esclusi dall’articolo 15 e degli idonei, avrebbe dovuto fare meno chiamate dirette e destinare i fondi agli scorrimenti!
Noi crediamo che sia arrivato il momento per dire che il problema, evidentissimo nel precariato, siano le scelte della Presidente e del DG.
Venerdì 13 dicembre USB PI Ricerca ha dato i 10 giorni ai vertici del CNR.
Per queste ragioni, in occasione dello sciopero generale del 13 dicembre, il corteo della manifestazione si è fermato in piazzale Aldo Moro, trovando la sede centrale con le porte insolitamente chiuse, a dimostrare plasticamente la chiusura dei vertici rispetto alle istanze del personale. In tale occasione USB ha consegnato una lettera (che trovate allegata) indirizzata alla Presidente e al DG in cui si danno 10 giorni alla dirigenza per intraprendere azioni concrete prima di chiedere al Ministero il commissariamento dell’ente.
Perché USB ritiene che se i vertici CNR non meritano, devono andare via!
Il link al video della consegna della lettera:
USB PI CNR
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