[USB] Sciopero 31 ottobre contro i licenziamenti e per un piano assunzionale

USB PI Ricerca (ricerca.usb.it)

 

PRECARIATO NELLA RICERCA E NELL'UNIVERSITA: LICENZIATI I PRECARI STORICI, SPAZIO SOLO AI BORSISTI
USB PI SCIOPERA PER UN PIANO ASSUNZIONALE DA 70 MILA POSTI TRASTABILIZZAZIONI E CONCORSI!

 

Il 9 ottobre 2024 un doppio appuntamento, prima all’ARAN poi al MUR, ha segnato il destino di circa 30 mila precari tra università ed enti di ricerca. La coda della trattativa del Contratto Collettivo della Scuola ha decretato la fine degli assegni di ricerca e dei tempi determinati (TD), definendo delle figure precarie senza alcun diritto contrattuale né tantomeno ‘automatismi’ o percorsi di stabilizzazione. 
Da adesso, solo borse di studio, contratti di ricerca biennali e TD triennali, e poi a casa! 

Come spiegato dettagliatamente nelle schede allegate, se il disegno di legge Bernini è chiaramente frutto di pressioni baronali per un ritorno al precariato da sfruttare, il famigerato contratto di ricerca, reso totalmente discrezionale per le amministrazioni, chiude anche alle stabilizzazioni negli enti di ricerca e a qualsiasi percorso di stabilizzazione nelle università, come definito chiaramente nel testo che i sindacati della scuola hanno firmato. Sindacati, questi, e che hanno quindi aperto la strada a un nuovo cococo o simil-tale. 

Non solo non c'è potere contrattuale, ma da un documento apparso sul sito FLC, appare chiaro che la loro lettura di manodopera (poi corretto in un non meno orribile mentedopera) non è distante da quella nomenclatura che la dirigenza di Enti ed Università vuole dare al personale precario. Per noi, questa è la prova di vero e proprio collaborazionismo. 

Qual è l'effetto di questa firma? Le norme, per come sono scritte nel CCNL Scuola o nella legge Bernini lasciano poco spazio all'immaginazione: il personale precario ora in servizio, andrà a casa. E questo personale è - per la maggior parte - in possesso dei requisiti per la stabilizzazione, situazione ora estesa anche all’università visto il riferimento chiaro alla nuova figura di tecnologo, che porta alla necessità di avviare una vertenza per l’assunzione immediata di tutti i precari degli atenei. 

USB PI Università e Ricerca risponde con chiarezza ai licenziamenti e al blocco delle stabilizzazioni: 

• CONVERTIRE SUBITO TUTTI GLI ASSEGNI DI RICERCA IN CONTRATTI A TEMPO DETERMINATO 
• ASSUNZIONE IMMEDIATA DI TUTTI GLI STABILIZZANDI 
• UN PIANO DI CONCORSI, PER UN TOTALE DI 70 MILA ASSUNZIONI, IN TUTTI I LIVELLI. 

Lo sciopero del 31 ottobre del Pubblico Impiego indetto da USB, unico sindacato a chiedere stabilizzazioni e assunzioni, offre la prima occasione per rispondere in modo netto all’attacco che Governo e sindacato collaborazionista hanno voluto fare ai precari. 

Lo sciopero darà inizio a una lunga lotta per bloccare licenziamenti, convertire tutti gli assegni di ricerca in TD e avviare stabilizzazioni e concorsi, che aiuteranno a diminuire il crescente carico di lavoro sulle spalle di amministrativi e tecnici. 

La ricerca pubblica e l’alta formazione meritano rispetto. Il personale, precario e a tempo indeterminato, merita aumenti salariali e fondi destinati per lo sviluppo delle carriere. 

I sindacati firmatari e questo governo pensano di cancellare diritti con contratti "farlocchi".

Rispondiamo in piazza, scioperando e partecipando alla manifestazione USB a Roma il 31 ottobre 2024.  

 

USB PI RICERCA

 

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