[USB] Seminario su Performance e Meritocrazia

USB PI Ricerca (ricerca.usb.it)

PERFORMANCE E MERITOCRAZIA:
EFFETTI SALARIALI, FUNZIONALI E ORGANIZZATIVI NELLA RICERCA PUBBLICA
USB DISCUTE CON MAURO BOARELLI, AUTORE DEL LIBRO "CONTRO L'IDEOLOGIA DEL MERITO"

 

Con il seminario di Mauro Boarelli della mattina del 2 febbraio, ore 10, USB PI Ricerca intende avviare un percorso, a partire dai direttivi e dai coordinamenti per arrivare poi a tutto il personale, che porti a una profonda riflessione sull’ideologia del merito, comunemente definita meritocrazia; ideologia imposta dall’attuale sistema sotto forma di valutazione delle performance, definite normativamente anche dai contratti di lavoro.

Performance che hanno un impatto economico, per ora contenuto, e un rilevante danno funzionale. Di fatto, il sistema di valutazione delle performance produce un vantaggio economico per pochissimi tecnici/amministrativi a scapito di tutti gli altri e grandi effetti divisivi e destabilizzanti negli staff di ricerca. Questi, intesi come ricercatori, tecnologi e personale tecnico amministrativo di supporto, subiscono le valutazioni stabilite dai responsabili di struttura, più o meno elevati nella scala gerarchica, che sono esterni al gruppo di lavoro e non necessariamente competenti per materia.

E una delle peggiori disgrazie della ricerca pubblica è proprio la gerarchizzazione del lavoro, effetto di una visione verticistica e imprenditoriale di tutta la Pubblica Amministrazione, introdotta anche attraverso l’incentivazione di progetti con ricaduta di interesse imprenditoriale. Con le performance, si impone un ulteriore parametro esterno sulla libertà di ricerca, del tutto disfunzionale rispetto alla missione degli Enti di ricerca: là dove è importante l’impegno di un gruppo, in particolare del personale che supporta il ricercatore, viene invece favorita una competitività interna che porta alla disgregazione dei gruppi di lavoro. È diffusa l'opinione che le performance “meritocratiche” portino giustizia, conseguendo il risultato di far lavorare il “fannullone” e premiando solo chi se lo merita. Opinione con cui fa i conti la maggior parte di noi, ogni volta che viene valutato in un concorso o in una selezione e ne esca sconfitto a causa della discrezionalità dei criteri fissati. I criteri, appunto, e le commissioni di esperti; individualismo e capitale umano. Tutti termini che appartengono alla “meritocrazia”. Si tratta però di un governo ben lungi dall’essere oggettivo, alterato dai cosiddetti esperti e dai criteri da essi disegnati, che incentiva l’individualismo e ci trasforma in capitale umano ponderabile e monetizzabile come un qualunque bene di consumo. In definitiva, uno strumento politico ed economico con cui creare profitto anche sulla creatività della ricerca anziché orientarla a beneficio della committenza sociale, la collettività.

Un percorso arduo, quindi, ma necessario, che attraverso la guida interpretativa dell’autore, dalla genesi della “meritocrazia” alla ricaduta anti-welfare, ci permetterà di ricostruire il fil rouge di azioni e programmi dei nostri enti, università e accademie/conservatori. Un percorso che possiamo fare a maggior ragione per tutta la res publica: welfare, scuola, sanità, ministeri, parastato ed enti locali, ma anche per molta parte dei servizi esternalizzati. Nel pomeriggio proseguiranno i lavori, riservati ai delegati USB Ricerca. Individueremo le migliori strategie di contrasto alle performance, con l’obiettivo finale della loro cancellazione, entrando nel dettaglio di quello che proporremo ai lavoratori e di ciò che faremo nei singoli enti e nel mondo reale per fermare la “meritocrazia”.

Questo è il link per connettersi all’incontro con Boarelli:

https://www.youtube.com/channel/UCb4Umjo9WsqB4ggXDEalTtg

In allegato comunicato e locandina

 

USB PI Ricerca

 

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