USB PI Ricerca (ricerca.usb.it)
USB SBLOCCA L’ACCESSORIO E BLINDA GLI SCORRIMENTI DELLE GRADUATORIE
PER LE CARRIERE DEL PERSONALE III-VIII. MA MEF E CGIL DIMEZZANO LE RISORSE!
Come avevamo anticipato ad inizio settimana, gli emendamenti al DL Zangrillo n. 4.12, 4,13 e 4.14 (identici)1 , presentati su proposta USB, sono stati approvati. È un risultato importante, perché come sindacato abbiamo ottenuto l’aumento dei fondi accessori e in particolare di quelli destinati alle carriere, per tutti gli enti di Ricerca, a valere, quindi, sui fondi comma 310, della L. di bilancio 2022 per gli enti MUR e comma 308 L. bilancio 2024 per gli altri.
Un miracolo, se si pensa al vuoto di risultati positivi per il personale ottenuto dai CACUG in due tornate di contrattazioni Scuola. E vogliamo anche sottolineare che chi ha rivendicato venerdì di aver ‘seguito’ l’emendamento ne è effettivamente stato solo SPETTATORE.
Tuttavia, non siamo completamente soddisfatti e la spiegazione è semplice. Nella mattinata di giovedì 16 aprile, i presentatori degli emendamenti (Soumahoro, Mari e Tenerini, rispettivamente) ricevevano la proposta di riformulare gli emendamenti sulla base della norma preparata dal CoPER/CoDiGER ma con l'aggiunta di un taglio del 50% ai fondi destinati alle carriere, imposto dal MEF e ben visto dalla CGIL (come già per l’università). USB veniva consultata dai parlamentari e, prendendo atto che il testo era pregiudizialmente bloccato sul limite del 50%, proponeva di introdurre una priorità agli scorrimenti delle graduatorie art. 22, 53 e 54. Proposta che, grazie al lavoro dei deputati, veniva accettata!
Analizziamo in dettaglio pro e contro della nuova forma normativa.
I vantaggi sono chiari. Come vedrete dalla formalizzazione delle nostre richieste ai vari enti, ora si possono scorrere, prioritariamente, le graduatorie degli artt. 15, 53 e 54 del CCNL e dell'art. 22 c.15 "Madia" un caso, quest'ultimo, di particolare interesse per il CNR. I fondi restanti, seppur ridotti, potranno far ripartire i bandi oltre che per i passaggi di livello anche per la valorizzazione del personale sottoinquadrato, così come chiaramente definito dal riferimento alla lettera c dell’art.20 comma 1 del Dlgs 150/2009. Questo determinerà la ‘fissazione’ delle risorse nei relativi fondi, permettendo poi di reiterare scorrimenti e nuovi bandi a seguito delle cessazioni. In sostanza, siamo riusciti a sanare i limiti imposti dal CCNL Scuola 2018-2020, che stanno bloccando da anni le carriere del personale IV-VIII, soprattutto per responsabilità dei CACUG e della nota congiunta al CCNL, che limitava - e di parecchio - l'utilizzo dei fondi accessori "ordinari".
Ma esistono anche aspetti negativi. Il principale è che questa metà di risorse sarà sottoposta alle norme meritocratiche della cui nefandezza siamo già tutti ben consci. Ne esponiamo poi un altro tramite l'esempio di ciò che succederà ad INDIRE, dove il piano già messo in campo dall’amministrazione - che poteva portare a 20 assunzioni al III livello e al passaggio di livello per circa l’85% del personale - ora, con la riduzione del 50%, non avrà più copertura e, di fatto, salta.
Sarà contenta la CGIL, che questa limitazione ha voluto, in pieno allineamento con la visione del MEF e coi governi da Draghi in poi. Ma chi festeggerà ancora di più sarà la CISL che, nel duello interno ai CACUG2 , è quella che con maggiore scaltrezza e fedeltà gestisce i rapporti con la dirigenza amministrativa e potrà quindi avere ampia facoltà di scelta dei pochi da premiare sui tanti da danneggiare. D’altra parte, abbiamo visto negli accordi già firmati dai CACUG che le maggiorazioni (dal 50% al 100%) sono andate a pochissimi, in genere amministrativi e vicini alle direzioni generali, con il 95% del personale che paga la maggiorazione ai pochi che ne beneficiano.
E qui inizia la nostra battaglia come USB. Il MEF e la CGIL hanno ‘scippato’ circa metà del personale di un passaggio di livello, che determina aumento strutturale e non potenzialmente effimero come il salario sottoposto a valutazione delle performance. Ma si può ancora evitare il disastro e la nostra piattaforma sarà tutta diretta a indirizzare questi fondi non alle performance ministeriali, ma agli aumenti dell’indennità di ente. Non è, infatti, concepibile che il personale di diversi enti, in particolare quelli vigilati MUR, percepisca dai 5000 ai 10000 mila euro in meno all’anno a causa dell’incapacità dei CACUG. È imperativo aumentare le indennità di ente mensile, avvicinandole a quelle degli enti dove USB ha ottenuto i salari migliori.
Molto dipenderà anche dal personale, che in questi prossimi mesi dovrà prendere consapevolezza e reclamare quello che USB ha già ottenuto negli altri enti, per poi ricordarsene alla prossima scadenza elettorale RSU.
L’approvazione della proposta USB permette di aprire una nuova stagione di lotta sulle retribuzioni.
È il momento di costituirsi in USB, il sindacato di lotta e di proposta.
USB PI Ricerca
1 4.12. (nuova formulazione)
Dopo il comma 7, inserire il seguente:
7-bis. Le risorse destinate alla valorizzazione del personale tecnico-amministrativo degli enti pubblici di ricerca dall'articolo 1, comma 310, lettera c), della legge 30 dicembre 2021, n. 234, e dall'articolo 1, comma 309, terzo periodo, della legge 30 dicembre 2023, n. 213, possono essere utilizzate, nel limite del 50 per cento di quelle assegnate a ciascun ente, anche con gli strumenti previsti dall'articolo 20, comma 1, lettere c) e d), del decreto legislativo 27 ottobre 2009, n. 150. A tale fine gli enti di cui al primo periodo possono adottare anche nuovi bandi nonché avvalersi prioritariamente degli esiti delle procedure selettive già svolte.
2 CGIL, ANIEF, CISL, UIL, GILDA.
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