NECESSARIA L’INIZIATIVA DEL PRESIDENTE DEL CNR PER RECUPERARE RITARDI ED APPORTARE I NECESSARI CORRETTIVI !
La scarsa considerazione del tema “valutazione”, dei suoi sviluppi istituzionali e gestionali - dal varo ufficiale dell’ ANVUR alla emanazione del bando VQR 2004-2010, alle scadenze, oramai prossime, del suo espletamento - trova una sola giustificazione:
la stasi organizzativa, per non dire la paralisi, nella quale la “riforma” degli EPR e gli avvicendamenti ai vertici hanno condotto, in particolare, il Consiglio Nazionale delle Ricerche.
Non è accettabile, ora, che a pagare le conseguenze di questi ritardi - di cui sono palese espressione le insufficienze del bando di cui sopra - siano gli Enti Pubblici di Ricerca ed i loro ricercatori.
Noi restiamo convinti che non possa esistere un vero “Sistema della Ricerca” che punti alla qualità, al funzionamento e potenziamento delle strutture, alla finalizzazione economica, sociale e tecnologica della produzione scientifica, alla valorizzazione delle risorse umane, senza un adeguato e partecipato sistema di valutazione!
Nessuno, però, potrà costringerci ad accettare come validi i meccanismi e le impostazioni del sistema di valutazione adottato dall’ ANVUR - in particolare per giustificare la sua attuale ragione burocratica di essere - che sembrano ignorare la realtà di enti come il CNR, INFN, INGV etc. e più in generale la peculiarità della ricerca pubblica extra-universitaria, la sua interdisciplinarieta’, le sue modalità di organizzazione e di funzionamento.
Fin dall’ autunno scorso, riprendendo le critiche che avevamo già espresso all’ allora Ministro Mussi, affermammo, con chiarezza, che l’ Agenzia, pur con i correttivi apportati, nasceva male: pletoricità di organizzazione, alti costi burocratici, mancata chiarezza nel ruolo, modalità e finalità vere della valutazione, polarizzazione sull’ accademia dei vari organismi interni, aree disciplinari formulate sul modello dipartimentale e del CUN, GEV (Gruppi Esperti di Valutazione) letteralmente monopolizzati da competenze accademiche (dei 450 esperti mobilitati soltanto 3 (tre) risultano essere del CNR, 1 dell’ Enea, 1 dell’ INFN, i rimanenti pressoché tutti espressione di strutture universitarie (sic!).
Struttura ed attività dell’ ANVUR riflettevano, fin sul nascere, tanto espliciti “influssi” quanto inaccettabili “omissioni” (la mancata valutazione della ricerca privata industriale) e, soprattutto, erano prive del necessario collegamento con gli altri due indispensabili corollari - la “programmazione” e l’ “autonomia” - che sono stati, e restano ancora, gli appuntamenti mancati del pur lungo ciclo di “riforme” iniziato con la costituzione del Murst, nel lontano 1989.
Oggi il sistema di valutazione “MIUR/ANVUR” si connota non solo per la evidente carenza del modello complessivo, ma ancor più, come un meccanismo che:
Più in particolare i meccanismi e criteri del VQR 2004-2010:
Alla prof.ssa Maria Cristina Messa, e per suo conto all’allora Presidente/Ministro Profumo, in data 24 novembre 2011 la UIL - RUA aveva già esternato le sue vive preoccupazioni per le caratteristiche del bando. Preoccupazioni confermate nel comunicato del 19 aprile u.s. contenente anche alcuni suggerimenti provenienti dalle strutture e dai ricercatori dell’ Ente.
La UIL-RUA invita, pertanto, il Presidente del CNR a sviluppare una propria iniziativa per indurre i vertici ANVUR ad un confronto finalizzato all’ introduzione di immediati correttivi - già nelle modalità di raccolta dei dati di produzione, oltre che nell’ adozione di più ppropriati criteri di valutazione - indispensabili alla piena valorizzazione della qualità, diffusamente elevata, della produzione scientifica delle strutture del CNR, degli Enti di Ricerca e del loro personale.
Il sindacato, i ricercatori e tecnologi del CNR e degli EPR sono pronti a partecipare per fornire il loro costruttivo apporto.
23 aprile 2012
LA SEGRETERIA NAZIONALE UIL-RUA