A colpi di comitati, dibattiti, incontri, convegni, manifesti e quant’altro, la campagna referendaria infuria ormai in tutta la penisola. La materia su cui i cittadini dovranno pronunciarsi è complessa e delicata e avrebbe richiesto una pacata riflessione del Parlamento, quale giusta premessa per una riforma condivisa. Purtroppo le cose sono andate diversamente. Certo la Costituzione non è intoccabile, ma cambiare 47 articoli in un colpo solo, e soprattutto a maggioranza, peraltro senza mai dirlo espressamente, non è affatto un bel segnale di democrazia, tanto più che la consultazione si svolge in un paese in cui quasi il 50% dei cittadini non va a votare e per il referendum costituzionale nemmeno è previsto il quorum.
Il professor Boschi, tre anni fa, esattamente il 3 settembre 2013, dopo che tanto avevamo insistito, decise di scrivere per Il Foglietto, nella rubrica “L’angolo di Boschi”, e lo fece con una premessa che noi, ma crediamo anche altri, apprezzammo non poco e che sicuramente ricorderà: “Ringrazio Il Foglietto per questa opportunità. Parlerò di cose che conosco: di Geofisica e di coloro che la fanno, principalmente. Ma anche di altro. Esprimerò le mie opinioni, consapevole di poter sbagliare e sempre pronto a ricredermi e a scusarmi”.
All’interno delle cellule, le molecole di micro-RNA regolano la produzione di proteine e la loro attivazione, intervenendo in moltissimi processi cellulari fondamentali. Ecco perché quando si comportano in modo anomalo, queste molecole possono contribuire all’insorgenza di malattie anche gravi, come alcune forme di tumore.
Si stima di una riduzione del 40 per cento del rischio di mortalità, stando ai risultati promettenti di una nuova immunoterapia, che punta a stimolare il sistema immunitario contro il tumore, tilizzando la molecola pembrolizumab contro il cancro del polmone.
Un gruppo di ricerca internazionale, guidato da Caterina La Porta e Stefano Zapperi, del Centro della Complessità e dei Biosistemi dell’Università di Milano, è riuscito a identificare le leggi fisiche che regolano le migrazioni cellulari di massa.
Da non credersi. Per caso, leggendo Il Sole 24 Ore di ieri, scopro che la sede dell'Istituto nazionale di geofisica e vulcanologia (Ingv) di L'Aquila sta per essere chiusa!
Con sentenza n.7243 del 10 ottobre 2016, la Sezione Lavoro del Tribunale di Napoli (Giudice dr. Diego Vargas) ha deciso il ricorso presentato da Salvatore Di Matteo, dipendente Istat, inquadrato come Cter, IV livello professionale, assistito dall’avv. Raffaele Pignataro, contro l’ente statistico, dando ragione al primo.
Il problema degli italiani, mi dico fra serio e faceto, è che hanno troppi soldi in banca. Per cui adesso rischiano di perderli. Questo pensiero tragicomico ha l’aggravante di essere supportato da una ricognizione svolta nell’ultimo staff report del Fmi dedicato all’Italia, dove vengono presentati alcuni grafici, fra i quali uno che confronta l’esposizione delle famiglie verso le banche nei principali paesi europei. Quasi il 40% degli investitori domestici in obbligazioni bancarie, racconta questo grafico, sono famiglie, praticamente il triplo che in Germania, seconda classificata, con le famiglie spagnole e olandesi in coda con percentuali inferiori al 5%. Dovremmo dire che le famiglie spagnole o olandesi sono state più scaltre delle nostre? Più probabilmente, veniamo da storie molto diverse che spiegano queste profonde differenze.
In un paese normale, a fronte dei disastri provocati dai banchieri responsabili di crac e dissesti bancari, e dai distratti vigilanti di Bankitalia, che hanno venduto l’inganno della stabilità di un sistema pieno di buchi, spacciato per solido ed affidabile, si avvierebbe una doverosa azione di responsabilità per evitare che possano continuare a fare danni ai risparmiatori, tutelato dall’art.47 della Costituzione.
Con sentenza n.19180 del 28 settembre 2016, la Sezione Lavoro della Corte di Cassazione ha dato un ulteriore contributo in ordine alla definizione degli elementi necessari alla configurazione del mobbing.
Con sentenza n. 1437 del 13 settembre 2016, il Tar Puglia – Lecce, ha statuito che la revoca di un bando di concorso pubblico rientra negli ampi poteri discrezionali della P.A., la quale, fino a quando non sia intervenuta la nomina dei vincitori, può provvedere in tal senso in presenza di fondati motivi di pubblico interesse che sconsigliano la prosecuzione dell’iter concorsuale, vantando i partecipanti una semplice aspettativa alla conclusione del procedimento.
Il Tar Marche, con sentenza 7 settembre 2016 n. 506 (Pres. Filippi, Est. De Mattia), ha statuito che è legittimo il provvedimento con il quale la P.A. ha rigettato una istanza ostensiva, avanzata da un proprio dipendente, tendente ad ottenere l’accesso al documento di valutazione dei rischi (Dvr), per verificare la effettiva applicazione delle misure di sicurezza e di protezione della salute nel luogo di lavoro.
I Beati Paoli, di Luigi Natoli, prefazione di Maurizio Barbato, 2 voll., Editore Sellerio, Palermo, 2016, pp.1255, euro 25.
Per motivi tecnico-organizzativi, la prossima settimana Il Foglietto non uscirà.
Lo and Behold – Internet: il futuro è oggi, di Werner Herzog, durata 98’, nelle sale dal 6 ottobre 2016, distribuito da I Wonder Pictures.
Il governo ha pomposamente preannunciato il varo dello student act che, tra le altre cose, dovrebbe prevedere la presa in carico ogni anno di 500 studenti plusdotati o, per usare il linguaggio governativo, gifted, iscritti al quarto o quinto anno delle scuole medie superiori.
Con la pubblicazione da parte del Miur di tre decreti (nn. 1826, 1827, 1828), cala il sipario sul programma PRIN 2015 (Progetti di ricerca di Rilevante Interesse Nazionale), di cui al bando pubblico del 4 novembre 2015 n. 2488, destinato al finanziamento di progetti di ricerca pubblica, allo scopo di favorire il rafforzamento delle basi scientifiche nazionali, anche in vista di una più efficace partecipazione alle iniziative europee relative ai Programmi Quadro dell'Unione Europea.
In questo teatro dell’assurdo, in cui a proporre referendum costituzionale è il governo e non, come dovrebbe essere, le forze d’opposizione, capita anche di sentire, rectius di leggere, dato che ne sono tappezzati i muri di tutte le città, manifesti secondo i quali i sostenitori del Sì sarebbero favorevoli alla semplificazione, lasciando implicitamente intendere che i sostenitori del No sarebbero invece favorevoli alla “complicazione”, come se tutto fosse così geometrico e lineare.
Anche quest’anno le cose non procedono come previsto (o auspicato) e il Governo, con la Nota di aggiornamento, ha dovuto rivedere al ribasso le stime per il 2016 inizialmente proposte con il Def della scorsa primavera.
L'esprimere opinioni su argomenti che si conoscono poco o niente, è un'abitudine diffusa anche fra persone che purtroppo occupano posizioni di responsabilità nel campo della sicurezza.