Comunicato UIL PA - CONCORSI PUBBLICI -

COME NOTO IL CNR STA PER BANDIRE I CONCORSI RELATIVI AL PIANO STRAORDINARIO DI ASSUNZIONI DI RICERCATORI.
NOI CHIEDIAMO CHE L'ENTE ATTIVI TUTTE LE NORME DI LEGGE CHE CONSENTONO DI VALORIZZARE L'ESPERIENZA PROFESSIONALE MATURATA CON GLI ANNI DI "PRECARIATO".
VI INVITO A LEGGERE LA LETTERA CHE LA UIL HA INVIATO AL PRES. CNR SULL'ARGOMENTO. (vedi più sotto)
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Gianni Quarantotto
UIL-PA Università, Ricerca, Afam
Segretario Regionale Emilia-Romagna
C/O Area della Ricerca
Consiglio Nazionale delle Ricerche
Via Gobetti, 101 - 40129 (Bo)
Tel./Fax 051.639.9852
e-mail: g.quarantotto@area.bo.cnr.it
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-   Al Presidente CNR
Prof. Luciano MAIANI

-  Al Direttore Generale CNR
Dr. Fabrizio TUZI

-  Al  Dirigente DCSGR
Dr. Giancarlo Schettini

Piazzale Aldo Moro, 7
00185 – ROMA
e p.c.
A TUTTO IL PERSONALE

Oggetto: Concorsi pubblici.

Risulta alla scrivente O.S. che codesta Amministrazione stia definendo criteri e modalità, nonché i testi dei bandi di concorsi pubblici, relativi al piano straordinario di assunzioni di ricercatori, più noto come “piano MUSSI”, ai sensi dell’art. 1 comma 651 della legge n. 296/06 (finanziaria per il 2007), in base ai quali si dovrà fare riferimento ai criteri di valutazione dei pregressi rapporti di lavoro, dei titoli scientifici e dell’attività di ricerca svolta.
Al riguardo giova ricordare che talune disposizioni di legge e contrattuali vigenti, danno facoltà all’Amministrazione di prevedere nei concorsi pubblici, una quota di posti riservati al personale dipendente sottoinquadrato o con contratto a tempo determinato.
Più precisamente:
1) l’art. 17 comma 10 del decreto “anticrisi” (D.L. 78 del 1 luglio 2009 convertito nella L. n. 102/2009) prevede, tra l’altro, la facoltà per gli Enti di bandire concorsi per le assunzioni a tempo indeterminato, con una riserva di posti non superiore al 40% dei posti messi a concorso, per il personale a tempo determinato in possesso dei requisiti di cui all’art. 3 comma 90 della legge 244/07 (finanziaria per il 2008) originariamente destinatario della procedura di stabilizzazione;
2)  l’art. 5, comma 3, del CCNL 7-4-06 consente, nella definizione dei bandi di concorso, una riserva fino al 20% dei posti, per il personale con contratto a tempo determinato e per il personale di ruolo appartenente al profilo inferiore in possesso dei requisiti previsti.
Va sottolineato che l’utilizzo di tali riserve consentirebbe sia di dare stabilità a tutto il personale con contratto a tempo determinato in possesso dei requisiti richiesti dalla legge finanziaria per il 2008 e sia di ridurre il fenomeno del sottoinquadramento.
Si ricorda, infine, che il comma 11, del citato art. 17 del decreto”anticrisi” concede la facoltà all’Ente di bandire concorsi pubblici finalizzati a valorizzare con apposito punteggio l’esperienza professionale maturata dal personale Co.Co.Co. in possesso dei requisiti dell’art. 3, comma 94 della legge 244/07.

La UIL-PAUR chiede pertanto di esperire al meglio le facoltà concesse dalle normative in vigore strutturando l’articolazione dei bandi in modo tale da poter consentire l’effettivo utilizzo delle suddette riserve da inserire nei bandi stessi.

Distinti saluti.

UIL-PAUR               (A.Maresci)

ROMA, 26 ottobre 2009

Commenti

quale riserva!!! Vergogna!

Proprio dopo tanto precariato mi indigna una proposta di questo tipo! I concorsi devono essere uguali per tutti!

 Chi sta dentro per contratti atipici o a tempo determinato )maghari con nomina diretta!!!!) non può essere avvantaggiato perchè molto probabilmente non ha ottenuto il suo posto PER una procedura concorsuale Nazionale, ne' tanto meno provinciale. Purtroppo la selezione per quei tipi di contratti avviene sulla base di criteri soggettivi, a seguito di una particolare ricerca o progetto e non risponde a requisiti di selezione in base ad una comparazione oggettiva tra candidati.

Basta! Tutti i precari sono uguali! Anche chi cerca disperatamente un lavoro non puo' essere discriminato da questi clientelismi! Il reclutamento deve essere alla base di tutto e deve avvenire su di una preparazione generica universitaria e non su particolari progetti di ricerca.

La mia speranza in un Italia che cambia e' ancora accesa...Spero in una politica di reclutamento che parti da subito magari dal dottorato! (io mi sono dottorata da ben 7 anni...e sono tuttora senza contratto dopo aver cambiato già tre enti ora sono disoccupata da 2 anni)

Bisogna guardare al futuro ed al BENE COMUNE e non al mantenimento dei privilegi! Perfavore.

Emanuela