FLC CGIL - CNR nuovo Consiglio Scientifico


ANCORA UNA UMILIAZIONE PER IL PERSONALE

Con la delibera n.58 del 4 aprile 2012 (allegata), il Consiglio di Amministrazione del CNR ha nominato i membri del nuovo Consiglio Scientifico ai sensi dell’art.8 dello Statuto.
Scorrendo la rosa di nomi, tutti indubbiamente di alto profilo scientifico, è sorto però un dubbio. L’Art.8 comma 2 dello Statuto recita infatti:

Il consiglio scientifico è formato da dieci componenti scelti tra scienziati italiani e stranieri di alta qualificazione a livello internazionale, con professionalità ed esperienza rappresentative delle macroaree di ricerca del CNR di cui: due provenienti dalla comunità scientifica del CNR, i restanti provenienti dalla comunità scientifica ed economica nazionale, europea e internazionale.

Sebbene nella rosa presentata dal Comitato di selezione (allegata) vi fossero ben 8 nominativi proveniente dalla comunità scientifica del CNR, nella lista dei 10 componenti ne compare un solo: la Dott.ssa Rosaria Conte, in evidente contrasto con la norma statutaria che ne prevede 2.

A meno che il Prof. Enrico Bonatti e il Prof. Emanuele Rimini, in quanto associati, non siano considerati anch’essi appartenenti alla comunità del CNR. Ma allora in questo caso si violerebbe lo Statuto nominando ben 3 membri “interni” anziché 2.

Da queste indicazioni emerge solo la scarsa considerazione che il CdA ha dei tanti Direttori di Ricerca e Primi Ricercatori del CNR, dato che, per individuare un rappresentante all’interno del principale organismo scientifico dell’Ente, deve ricorrere agli associati e violare il suo stesso Statuto.

La FLC-CGIL denuncia ancora una volta la totale arbitrarietà e confusione con cui l’Ente sta gestendo il processo di riforma imposto dal D.Lgs. 213/09.
Finora l’unico risultato chiaro è la costante umiliazione di chi vi lavora.
Roma, 30 aprile 2012
Rosa Ruscitti
Resp. CdE FLC CGIL CNR
 

Commenti

Criteri alla base della scelta finale del CdA

 

Credo che ci possano essere o prevvedere delle priorita istituzionali - “just in time” - che potrebbero  giustificare, in un certo momento, la deviazione nell’aplicazione della norma ai fini  di rilanciare l’attivitá a livelli piú efficaci. Queste priorita vengono prima proposte e discusse all’interno dell’istituzione e complessivamente abbraciate da tutti. Sarebbe il modo di andare Avanti Insieme verso la trasformazione desiderata. Ed eviterebbe il “feeling” di umiliazione che capisco e condivido.

 

 Mi viene in mente che forse in questo momento la prioritá  “incrementare la visibilitá e il feedback internazionale del CNR” potrebbe riportare dei grossi benefici per le diverse aree d’interesse,  loro scienziati e loro programmi.  Questa é una  possibile interpretazione alla deviazione di 2 invece di 8 interni.

 

Non sono conoscente dei criteri usati dal CdA per fare la selezione finale dei membri del CS. Forse questi criteri sono pubblici. In quel caso, per favore ignorate il commento. Grazie.