Statuto CNR - Messaggio del presidente Maiani

Si invia in allegato il messaggio del Presidente Maiani relativo all'approvazione dello Statuto del CNR.
Cordiali saluti
Segreteria del Presidente

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Roma, 25 gennaio 2011

Cari Colleghi,
mercoledì 19 gennaio il Consiglio di amministrazione integrato dagli esperti nominati dal Ministro dell'Istruzione, Università e Ricerca ha approvato, in seconda
lettura, lo statuto del Consiglio Nazionale delle Ricerche, facendo seguito alle osservazioni fomiulate dal Ministro in data 7 ottobre 2010.
L`approvazione è un punto di arrivo del processo iniziato nel 2009 dal decreto di rifonna, ma anche un punto di partenza. Lo statuto costituisce infatti un avanzamento rispetto ai molti processi innovativi già intrapresi in questi anni ed è lo strumento per consolidare e migliorare gli straordinari risultati scientifici conseguiti dal CNR nell`ultimo triennio, testimoniati dalle principali classifiche internazionali che ci vedono in posizioni di assoluto prestigio (Scimago Institution Rankings, Via Academy, Scopus, Relazione mid-term del VII Programma Quadro).
Lo statuto appena approvato è frutto di equilibri tra diverse istanze, com'è naturale. Sono comunque soddisfatto del risultato ottenuto perché consentirà un rinnovamento importante in grado di accrescere ulteriormente il valore della nostra ricerca e la competitività del CNR.
La riduzione dei Dipartimenti, fino a un massimo di sette, non comporterà alcuna perdita di competenze. Al contrario, favorirà una maggiore interazione tra saperi; sarà potenziata la multidisciplinarietà del CNR che resta un nostro punto di forza. Sarà inoltre possibile un maggiore investimento sugli Istituti anche attraverso una loro razionalizzazione che tuttavia non pregiudichi la capillare presenza sul territorio nazionale, patrimonio fondamentale per l'Ente che vuole sempre più dialogare con le Regioni.
Novità riguardano anche l'Amministrazione centrale, con tre direzioni centrali, di cui una per i servizi tecnologici. Allo stesso tempo, gli uffici saranno ridotti di numero e resi più efficaci nella propria azione attraverso una revisione delle competenze che faciliti la collaborazione tra questi e la Rete scientifiea. Nell'ottica di rafforzare la nostra azione e di consentire un dialogo migliore e più diretto con i tradizionali partner del CNR, si è deciso di riportare al centro il coordinamento del trasferimento tecnologico e delle attività internazionali. Sono convinto che i cambiamenti produrranno un miglioramento notevole nel già valido sostegno all'attivita di ricerca dell'Ente da pane dell'Arnministrazione centrale.
L'ipotesi di una governance duale di Presidente e Direttore generale è stata a lungo discussa. Nella formulazione finale dello statuto siamo riusciti a perfezionarla e adeguarla alle esigenze reali della ricerca, facendo tesoro di esperienze negative registrate in altri importanti enti internazionali. Il risultato è positivo: le due maggiori cariche dell'Ente sono messe in condizione di dialogare e di lavorare procedendo in parallelo, ciascuna secondo le proprie competenze, nel miglior interesse del CNR.
Nel processo di ridefinizione di queste competenze sono venute meno le ragioni per la nomina diretta del Direttore generale da parte del Ministro, che comunque nominerà tre dei cinque componenti del Consiglio di amministrazione attraverso le procedure identificate nel decreto di riordino.
Abbiamo demandato al Ministro vigilante la decisione su quali soggetti debbano determinare gli altri due componenti del Cda. Rimane quindi del tutto aperta la possibilità che la comunità scientifica dell'Ente possa esprimere un proprio rappresentante, come è stato chiesto da più voci. Personalmente, da scienziato, mi aggiungo all'appello dei 114 tra direttori di Istituto e di Dipartimento che hanno consegnato al MIUR una dichiarazione in cui viene definita “irrinunciabile” la rappresentanza di ricercatori e tecnologi nel Cda del CNR. Sono fiducioso che il Ministro, con la sua sensibilità, valuterà molto seriamente la richiesta della comunità scientifica che peraltro e in linea con quanto accade nelle migliori realtà di ricerca.
Desidero ringraziare i membri del Consiglio di amministrazione, gli esperti nominati dal Ministro, il Consiglio scientifico generale, il Direttore generale, i componenti del Collegio dei Revisori dei conti, il Magistrato della Corte dei Conti delegato al controllo, il Segretario del Consiglio di amministrazione e quanti, con il loro lavoro, hanno consentito di giungere a questo importante risultato.
Infine, è con piacere che richiamo l'attenzione di tutti sulla stretta collaborazione tra il CNR e gli uffici del MIUR, segnatamente nelle persone dell'Avv. dello Stato Vincenzo Nunziata, Capo di Gabinetto, e del dott. Antonio Agostini, Direttore Generale della Ricerca.
Il testo approvato il l9 gennaio è disponibile sul sito del CNR.
 

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