UIL PA - MOBILITAZIONE CONFERMATA PROCLAMAZIONE DELLO STATO D’AGITAZIONE

 
Roma, 27 maggio 2010
Prot. 92.010
Motivi del dissenso totale
 
 
La manovra finanziaria che il governo sta varando ha alcune caratteristiche di quella che, nel 1992, Giuliano Amato (allora presidente del consiglio) propinò ai Dipendenti pubblici annullando un anno di contratto: cambiano i medici, ma la cura è sempre quella!
Anzi, è ancora più drastica:
un triennio contrattuale alle ortiche!
 
La parola EQUITA’ esprime un concetto vitale che non è MAI considerato.
 
Nel pubblico impiego ESISTONO stipendi alti distribuiti in TUTTI i comparti.
Nella politica esistono compensi sontuosi in TUTTE le realtà politiche ed amministrative.
 
Con slogans e spots il governo presenta al pubblico ignaro una manovra che pare equa, ma equa non è.
 
E’ molto facile, attingere al solito pozzo, anche raschiandone il fondo senza dimenticare
che noi abbiamo già dato il 10% del salario accessorio con una illusoria promessa di un recupero mai avvenuto,
che noi abbiamo già dato la trattenuta sui giorni di VERA malattia.
 
Siamo sempre noi in prima fila,
siamo sempre noi che aiutiamo il Paese,
siamo sempre noi che risaniamo i buchi della finanza pubblica che altri hanno prodotto.
 
I nostri stipendi e la nostra vita lavorativa stanno per essere sconvolti dagli effetti devastanti delle “trovate” di brunetta e le amministrazioni, anche quelle che si professano di sinistra, invece di contestare ed opporsi, stanno preparandosi a decurtare il salario accessorio dei singoli fino ad arrivare a… chi non prenderà niente.
 
Paghi 3 e prendi 0 !!!
 
Come già preannunciato, se questo obbrobrio andrà avanti, lo scontro sarà inevitabile.
La UILPA URAFAM rigetta la legge brunetta e non contribuirà MAI a “selezionare” il Personale per diminuirne lo stipendio.
 
Sull’Università si aggira anche l’uragano Gelmini che, col benestare dei rettori, ne devasterà concettualmente l’istituzione regalando gestione agli esterni, avvilendo la ricerca pura, annientando la pluralità di partecipazione.
Il dissesto in cui versano numerose università è frutto di sperperi e clientele i cui artefici troveranno maggiore vitalità proprio nel decreto di riforma.
 
Il governo illustra la manovra con parole tranquillizzanti, ma solo uno sprovveduto può cadere nella trappola:
  • il blocco totale del turn over fino al 2014 (anche nelle Università e negli Enti di Ricerca) e l’accelerazione del programma di aumento dell’età pensionabile delle donne del pubblico impiego rende impossibile il ricambio generazionale e chiude sbocchi lavorativi ai giovani disoccupati,
  • il BLOCCO del trattamento economico (compreso l’accessorio) dei SINGOLI lavoratori congela a quanto percepito nel 2009, con esclusione dell’indennità di vacanza contrattuale, annienta la contrattazione integrativa fino ad arrivare a paradossi per cui se nel 2009 un lavoratore ha subito ,per qualsivoglia motivo, un decremento del proprio stipendio (es. malattia) dal 2010 al 2013 NON potrà riavere integro il proprio stipendio, oppure se nel 2010 ha assunto nuove funzioni remunerate o ha maturato un diritto contrattuale NON potrà averne il riconoscimento.
 
Il risanamento dovrebbe permearsi su altro, sullo sviluppo e non sui tagli; sulla produzione e diffusione delle nuove conoscenze, sulla tecnologia e la ricerca e non sul misero risparmio dato dalla rateizzazione sul trattamento di fine rapporto.
 
Se le Famiglie degli Impiegati pubblici riducono gli acquisti (e lo dovranno fare) allora si che l’economia sarà seriamente compromessa.
Gli unici che continueranno a comprare sono gli evasori, sarà per questo che vengono solamente sfiorati da gentili provvedimenti.
 
Per noi e non solo per noi, ma anche per i più attenti ed autonomi osservatori economici questa è, in sostanza, una manovra depressiva di cui i più deboli pagheranno il prezzo più alto!
 
Si è detto che la mobilitazione del Personale delle Università, degli Enti di Ricerca e dell’AFAM è confermata, si dice che si proclama lo stato d’agitazione e, con tutte le Categorie del Pubblico Impiego, la Segreteria Nazionale UILPA URAFAM si impegna ad organizzare tutte le iniziative sindacali atte a contestare e respingere le disposizioni contenute nella manovra economica del governo relative al pubblico impiego.
 
 
La Segreteria Nazionale
 
Roma, 27 maggio 2010
 
 

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Le contraddizioni della UIL

MANOVRA: ANGELETTI, E' EQUILIBRATA, PAGA POLITICA E EVASORI

(ANSA) - ROMA, 26 MAG - ''Questa volta e' una manovra piu' equilibrata del solito: pagano di piu' la politica e gli evasori''. Lo ha detto il segretario generale della Uil, Luigi Angeletti, commentando il provvedimento di correzione dei conti pubblici. La Uil sostiene le norme sulla tracciabilita': ''Se l'applicassero davvero sarebbe un segno serio e gli evasori avrebbero vita meno facile'' ha detto Angeletti, secondo il quale tuttavia ''la vera questione e' superare le resistenze del Parlamento e del mondo politico sui tagli. E' complicato e loro diranno che e' demagogia''. La Uil, ha concluso Angeletti, non e' invece ''per niente soddisfatta del congelamento dei salari pubblici''.

Fonte UIL: http://www.uil.it/segr_generale/primopiano938.htm