Che succede lunedì? seconda puntata

Care Colleghe, Cari Colleghi, Gentili Direttori di Istituto, Gentili Direttori di Dipartimento, Gentili Dirigenti dell'Amministrazione Centrale, Gentili Responsabili di unità, Cari componenti dei CDI, Cari componenti eletti nei Consigli Scientifici di Dipartimento e nei Comitati di Area, Gentili rappresentanti delle OoSs, vi invio la presente con preghiera di diffusione e discussione a/e con tutto il personale. 

Che succede lunedì?

La domanda è la stessa dell'ultima volta, la storia diversa nei fatti, assolutamente analoga nella sostanza.

 

I fatti

Qualche giorno fa giunge una nota della Direzione generale per il coordinamento, la promozione e la valorizzazione della ricerca del MUR che informa l'Ente circa l'avvenuta nomina dei consiglieri:

  • Patrizio Bianchi, espressione della Conferenza permanente per i rapporti tra lo Stato, le regioni e le province autonome,
  • Gabriele Fava, espressione della componente imprese,
  • Lucio D’Alessandro, espressione della CRUI.

Nella stessa nota il MUR chiede all'Ente di nominare un Vice Presidente che possa svolgere le funzioni di Presidente nelle more della nomina del nuovo Presidente. A seguito della nota il Presidente ha convocato il CdA stamane alle 11.

Come sapete certamente, ieri è stata presentata la lista dei nuovi ministri (che hanno giurato stamane). Tra questi il Prof. Bianchi che, ieri sera, ha inviato la sua lettera di dimissioni.

Nella stessa serata anche l’Avv. Fava ha comunicato le sue dimissioni in ragione di una potenziale incompatibilità, considerato (e immagino preferendo la scelta del)  l’incarico presso la Corte dei Conti.

Stamattina giunti in CdA e alla presenza degli organi di controllo e del DG, il Presidente ci ha comunicato che il Prof. D’Alessandro ha comunicato circa mezz’ora prima della seduta che non avrebbe partecipato. Attendo di leggere le motivazioni ufficiali

Di conseguenza è venuto a mancare il numero legale e, quindi, il CdA non si è potuto tenere.

Scenari e conseguenze.

Domenica alla mezzanotte il Presidente Inguscio non sarà più il rappresentante legale dell'Ente e, considerato il meccanismo delle deleghe, il rischio della paralisi operativa è incombente. In ragione di tale eventualità il DG ha già scritto alla Direzione di riferimento del MUR per comunicare la questione. Ci si attende una formale risposta a stretto giro.

Gli Scenari possibili sono:

La nuova Ministra nomina entro breve:

  • Il/la nuova/a Presidente ed i consiglieri (nel caso della parte imprese e della CRUI pare ci sia una terna, nel caso della Conferenza Stato-Regioni è stato dato un solo nome),
  • un/a Commissario/a per il periodo necessario alla definizione del nuovo CdA.

Spero che il secondo caso non sia preso in considerazione. Saremmo nella assurda situazione che il MUR ci commissaria per non avere un Legale Rappresentante che non abbiamo proprio perché il MUR non ha preso una decisione in merito.

Riflessioni

È palese la incapacità del Ministero di leggere la situazione del CNR, ed i pericoli derivanti dall’attesa, eccessiva e mai motivata, nella scelta del nuovo CdA. Palese e, come ho più volte scritto, offensiva per l’Ente.

Altrettanto palese è l'urgenza di rendersi autonomi dalle altalenanti scelte politiche del momento attraverso una propria autonomia nella scelta e determinazione degli organi di governo scientifici e gestionali.

Il rischio della stasi, alla quale il MUR ci ha costretti, è l'essere totalmente assenti sui temi che ci riguardano da vicino come Ente, ad esempio, la transizione energetica e digitale, e come dipendenti pubblici, le regole di una PA che, dalle scelte compiute, sembra di nuovo orientarsi verso il tornello e non verso i risultati della ricerca ed innovazione.

Cosa fare ora?

Vi invito come sempre a recuperare l'unità della nostra comunità. Invito tutti noi a NON stare in silenzio. Non lo siamo stati nel caso dell'emendamento sul mare, non lo siamo stati per il RACF, non lo siamo stati nell’incontro il CNR nel futuro.

Anche laddove la Prof. Messa dovesse nominare un CdA al più presto, è comunque urgente uscire allo scoperto insieme attraverso azioni pubbliche, organizzare incontri come “Il CNR nel Futuro”, redigere un Manifesto per il CNR e, nell’immediato, scrivere (con la firma di tutte e tutti noi perché solo così sarebbe davvero efficace) una lettera che, nella mia idea, contenga una decisa stigmatizzazione della approssimazione con la quale è stato trattato l'Ente da parte del Ministero Vigilante, la richiesta di immediate decisioni da parte della Ministra ed un incontro specifico sul CNR e su cosa ha in mente per il nostro futuro.

Mi piacerebbe che la lettera partisse dai CdI con il contributo di tutte le rappresentanze e dei Direttori di Istituto. Lascio a voi però le azioni operative. (ovviamente se siete d'accordo)

Io adesso recupero un po' di serenità e scrivo alla Ministra Messa le mie considerazioni sul periodo che stiamo vivendo e sulla necessità di instaurare un rapporto diverso con il MUR.

Il mio futuro

So che circolano voci sulle mie avvenute dimissioni. Non mi sono dimesso. Userò questo strumento se ci sarà da denunciare una scelta “punitiva” per l'Ente e senza soluzione di continuità con il quadro attuale. Ho molti difetti, ne sono conscio, ma non quello della "poltrona a tutti i costi". 

Un abbraccio fraterno

Nicola

 

Nicola Fantini
ELSE EEN Coordinator
Consiglio Nazionale delle Ricerche-Consiglio di Amministrazione
P.le. Aldo Moro, 7
00185 Roma

nicola.fantini[@]cnr.it