E' lunedi? La nostra comunità in fermento

Care Colleghe, Cari Colleghi, Gentili Direttori di Istituto, Gentili Direttori di Dipartimento, Gentili Dirigenti dell'Amministrazione Centrale, Gentili Responsabili di unità, Cari componenti dei CDI, Cari componenti eletti nei Consigli Scientifici di Dipartimento e nei Comitati di Area, Gentili rappresentanti delle OoSs, vi invio la presente con preghiera di diffusione e discussione a e con tutto il personale. 

E’ lunedì!

Un lunedì complicato, dopo il CdA andato deserto per l'Ente che, però, porta con sé alcune notizie legate soprattutto alla partecipazione molto importanti:


  • vi è stata un'azione immediata da parte dei Direttori di Istituto, e sottoscritta dai Direttori di Dipartimento, che hanno chiesto alla Ministra Messa di risolvere al più presto questo momento di impasse nominando il Presidente e i membri del CdA;
  • ho scritto personalmente alla Ministra, chiedendo una soluzione rapida, stabile e non punitiva per un Ente, tenendo conto della sua rilevanza strategica per il sistema della ricerca e della situazione contingente (rammentando, ad esempio, il recente sforzo per approvare un bilancio che si presentava particolarmente complesso);
  • le OoSS di settore e confederali hanno inviato le proprie richiesta al MUR per una rapida risoluzione della “questione CNR” ed in particolare per la nomina del Presidente;
  • sono usciti diversi articoli e appelli sulla stampa dedicati alla situazione del CNR (vedi rassegna stampa);
  • assieme al mio predecessore Vito Mocella (che ringrazio per aver condiviso il messaggio di una continuità ideale su temi così importanti, per il bene del CNR) abbiamo promosso una  petizione pubblica indirizzata alla Ministra Messa sul tema dell’autogoverno dell’Ente, della nomina degli organi di vertice e sula necessità di un nuovo rapporto con il Ministero al momento dell'invio della presente sottoscritta da 1700 persone.
    Link: . https://www.change.org/lettera_ministra_Messa_autogoverno_CNR ;

La discussione e le azioni conseguenti, all'interno e all'esterno dell'Ente, su tutto il territorio, sono molto dinamiche e in rapido divenire .
A proposito dell'opportunità dell'uso di questo strumento e della sua efficacia ...

Una petizione lanciata su change.org non ha, ovviamente, solo un carattere interno. Ha immediatamente suscitato l'attenzione di colleghi di altri EPR e di diversi stakeholder dell'Ente. Non può certamente sostituirsi a una discussione ampia e strutturata sul territorio e a una posizione condivisa solo dalla discussione interna tra tutto il personale. Una discussione che - come ribadisco sempre - può essere facilitata dai CdI, con il supporto di tutte le rappresentanze.

Una discussione sul Modello CNR che deve essere definito dalla nostra comunità scientifica, trovando espressione in un Manifesto comune, soprattutto sul tema dell’autogoverno fondamentale e condiviso, ma i cui processi attuativi sono da definiti considerando le diverse sensibilità sul tema. Un tema che non può essere lasciato solo alle determinazioni ministeriali.

La particolare situazione attuale e tutti gli spunti che questa offre dovrebbe stimolare tutti a una convinta partecipazione ad ogni livello, per discutere tutti gli aspetti della vita dell'Ente e definirne il nuovo modello.

La petizione è un modo di porre la questione CNR anche fuori dai nostri confini, di far percepire il CNR come un patrimonio di tutta la società e un “bene comune”; un modo per suscitare un'attenzione diffusa sulle sorti del più grande Ente di ricerca nazionale, al quale tutti i cittadini guardano con fiducia per avere risposte ai propri bisogni in termini di conoscenza, di innovazione e - soprattutto in questo periodo - sui temi della salute.

La petizione rappresenta pertanto un auspicio a che la nostra comunità avvii un fecondo confronto fatto di discussione aperta, presa di responsabilità. Una comunità in grado finalmente di trasformare il disappunto in azioni concrete, le distanze in prossimità, l'attacco in critica costruttiva, ognuno nel proprio ruolo e nel pieno rispetto di chi - anche se distante nell'approccio - ha contribuito a porre le questioni relative all'autogoverno.

Non ho dubbi che le scelte che compio possano essere esposte a critiche. E le vostre critiche sono sempre un prezioso elemento di crescita personale per chi, come me, è chiamato a una responsabilità così importante.

Parto però da una certezza, che è anche motivo di soddisfazione: la discussione sul CNR è partita sia all'interno che all'esterno, non coinvolge solo un numero limitato di persone e circoli più o meno ristretti, ma comprende ricercatori, tecnologi, tecnici ed amministrativi, gli altri EPR, il Parlamento e, spero presto, il Ministero Vigilante. Sta a noi, e penso soprattutto ai CdI, alimentarla.

Non entro in questioni formali, ma mi sento di dire che un commissariamento rappresenterebbe, oltre ad una punizione immeritata, una scelta molto grave in un momento nel quale si giocano le sorti del futuro del Paese, il suo sviluppo con i progetti finanziati da NextGeneration.Eu.

Grazie davvero a tutte e a tutti, Non esistono lettere, telefonate, atti inutili se si fanno per il bene della nostra comunità scientifica. Non esistono discussioni ovvie  se si fanno nell'interesse collettivo della nostra comunità, non esistono gruppi di liberi pensatori e gruppi di mediocri se ci si impegna per il bene comune. Esiste il bene comune al quale mettiamo a disposizione le nostre differenti capacità e ruoli. Che succederà domani? Lo affronteremo insieme.

Un abbraccio fraterno

Nicola

 

Nicola Fantini
ELSE EEN Coordinator
Consiglio Nazionale delle Ricerche-Consiglio di Amministrazione
P.le. Aldo Moro, 7
00185 Roma

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