Quello che non...

Era chiaro che la Restaurazione fosse nell’aria ma forse nessuno si aspettava che lo fosse in modo così sfacciato, quasi senza pudore.

Da un lato appare sempre più evidente la “pacificazione” con presidenza e amministrazione per cui, in cambio di un pallido comunicato, si evitano scomodi racconti di quanto avviene al vertice del CNR.
Presidenza e amministrazione possono ora operare in tranquillità (o almeno così credono).

E così cresce l’elenco di quello che non viene detto, perché è meglio che non se ne parli e, se possibile, che la rete del CNR non sappia.

E quindi, quello che non viene detto è che nel bilancio recentemente approvato ci sono ben 27 milioni euro di avanzo dai vecchi esercizi, che viene classificato come “spese di personale non utilizzate”.
Nessuno ha chiesto come sia possibile accumulare ventisettemilionidieuro di spese di personale accantonate e non utilizzate?
Cosa c’è all’interno di questa somma enorme?
Al suo interno ci sono i costi del personale a tempo determinato richiesti – per anni - in eccesso rispetto a quanto necessario, andando a costituire così un tesoretto con i fondi della rete di ricerca.
Serviva certo un ricambio in amministrazione centrale per scovare i tesoretti dei predecessori, ma forse servirebbe chiarezza anche per il personale che per anni ha versato, in eccesso, quote provenienti dai progetti di ricerca.
Certo quando non si conosce la difficoltà di reperire, in modo concorrenziale, fondi di ricerca ma si conoscono solo le rendite di posizione, si conoscono solo i TD fatti sui fondi del FOE o sul fondo conto terzi, non si può capire il problema.

Fra quello che non ... c’è nei resoconti presidenziali sono gli art. 15 che, timidamente, diventano “Valorizzazione del personale Ricercatore e Tecnologo”, personale che inevitabilmente andrà verso un’onerosa (per l’Ente) azione collettiva dopo ben 5 bienni di inadempienza.

Ora che le notizie nelle prime pagine dei quotidiani stanno chiarendo la verità sui
presunti complotti da me organizzati con ANAC e Antimafia (cf. seconda querela al Giornale), quello che non si dice (ancora) è che in quelle stesse inchieste in corso trovano, invece, conferma alcune delle principali criticità da me sollevate da me negli ultimi anni e di cui presidenza & C. desidera ardentemente che non si parli.

Ma nell’elenco delle cose che non ..., ci sono molte altre cose che non vengono dette.
Nessuno ha detto nulla (a parte un timido comunicato presidenziale) sull’ arresto di dipendenti del CNR fra cui l’ex direttore generale (ex direttore centrale, ex direzione del supporto alla programmazione e alle infrastrutture, ecc.. ) inquisito e perquisito nel suo ampio ufficio di P.le Aldo Moro, mentre era in carica, mentre i suoi “co-imputati” non dipendenti godevano di stanze loro riservate in sede centrale. Non una parola neanche dopo che il Tribunale del Riesame ne ha confermato la custodia cautelare.
Possibile che nessuno senta l’esigenza di dire qualcosa, quando dalle carte dell’inchiesta che ha portato agli arresti emerge che una parte del vertice dell’Ente nel momento in cui la vicenda veniva portata agli onori delle cronache sentiva l’esigenza di evitare l’attivazione di una commissione di inchiesta, da me richiesta, e non quella di approfondire quanto stava emergendo?
Anzi, mentre la commissione di inchiesta veniva affossata, dirigenti del CNR si attivavano per intentare un’ azione disciplinare nei confronti dell’ex direttrice dell’IAMC Laura Giuliano, “rea” di essersi fatta intervistare.

Si dovrebbe porre qualche domanda a chi ha dichiarato un’equidistanza in virtù di un malinteso garantismo.

Ecco quello che non... c'è in questo caso, una parola: scusa!

Cordiali saluti
Vito Mocella

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Commenti

Quello che non... - Precisazioni dell'ufficio BIlancio

Cari colleghi,
il dott. Grisanti, dirigente dell'Ufficio Bilancio dal 1 ottobre 2019, mi ha scritto precisando che i 27.300.000 che costituiscono una parte dell'avanzo di amministrazione utilizzato per il bilancio 2020 ed etichettati come "economie di spese sul personale" non costituiscono avanzo dai vecchi esercizi ma una stima di quelle che saranno le economie derivanti dall'esercizio in corso quantificate nella tabella, qui disponibile fornita dagli uffici
, che costituisce un'interessante lettura.

Ringrazio sentitamente il dott. Grisanti per la sua precisazione che, indirettamente. contribuisce a chiarire anche il passaggio del "resoconto" presidenziale che descrive il risultato della chiusura di bilancio, senza dover ricorrere a misure straordinarie (cf. prelievi dalla rete scientifica), come una "conseguenza della riorganizzazione amministrativa".
Poiché la riorganizzazione amministrativa non ha comportato un risparmio in termini di spese di personale per i responsabili degli uffici, l'interpretazione di questo passaggio è da cercarsi altrove...
Cordiali saluti
Vito Mocella

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